Fiori dietro le sbarre: quando il carcere diventa vivaio

Al carcere di Bollate è in corso da due anni un silenzioso esperimento, strabiliante e di per sè rivoluzionario. I detenuti possono lavorare coltivando piante in serra. Ma non si tratta di un modo per tenerli occupati senza costrutto. I frutti di questo lavoro vengono venduti al pubblico nel negozio a Milano, tramite uno stand presente alle mostre-mercato oppure online, sul sito della Cooperativa Bollate, all’indirizzo www.cascinabollate.org che riporta, pianta per pianta, l’intero catalogo. Ma come fanno dei detenuti a lavorare “fuori”? Continua a leggere