E’ Verbania la città più verde d’Italia

Lo dice l’ultimo rapporto “Ecosistema urbano” di Legambiente e Ambiente Italia: Verbania è la città più verde d’Italia. L’anno scorso al primo posto c’era Belluno, ora il riconoscimento arriva così in Piemonte, sulle rive del Lago Maggiore (Belluno comunque continua a piazzarsi bene, al secondo posto generale). Tra le prime dieci città in classifica ben nove sono nel Nord. Male, anzi malissimo dunque per il Sud, con Catania che si colloca addirittura all’ultimo posto.

Anche nel senso del verde urbano si allarga ulteriormente la forbice tra Settentrione e Meridione. Ma torniamo alla classifica. Dopo Verbania e Belluno ci sono in ordine Parma, Bolzano, Siena, Trento, a pari merito con Savona, La Spezia, Bologna, Gorizia. Il Centro è rappresentato da Siena. La regione Liguria piazza anche La Spezia e l’Emilia Romagna Bologna che, con il nono posto, ottiene il risultato migliore nel gruppo che comprende sia le quattro aree metropolitane sia le città con più di 200mila abitanti.

Tra le prime trenta si collocano otto città del Centro e, in questa fascia, Sud e isole sono rappresentate dalla sola Cagliari, al ventinovesimo posto. Sopra la media italiana il Sud piazza anche Salerno (34esima, Campobasso 39esima, Potenza 40esima, Matera 42esima, Chieti 43esima, Sassari 49esima).

8 risposte a “E’ Verbania la città più verde d’Italia

  1. SONO DELLA PROVINCIA DI VERBANIA … MA DOV’E’ TUTTO STO VERDE IN CITTA ? … SARA’ MERITO DELLE MONTAGNE VICINE .. ALLORA CHE MERITO SAREBBE ?

  2. Ecosistema Urbano

    Se esci da verbania (la mia Cannobio….) e ti rechi a sud del Po capirai..

    Il rapporto sulla vivibilità ambientale dei capoluoghi di provincia italiani, Ecosistema Urbano, dossier realizzato da Legambiente con la collaborazione preziosa dell’Istituto di ricerche Ambiente Italia.

    Ecosistema Urbano rappresenta e valuta i carichi ambientali, la qualità delle risorse e la capacità di gestione e tutela ambientale dei 103 comuni capoluogo italiani.

    Gli indicatori utilizzati servono dunque a pesare la sostenibilità ambientale della città e quindi, in particolare, il carico che le attività economiche e gli stili di vita generano sulle risorse ambientali e la qualità delle risposte messe in atto.

    Nel corso degli ultimi anni l’insieme delle città italiane ha mostrato un leggero miglioramento sulla gran parte dei parametri relativi alla qualità ambientale ed alla gestione, mentre sono incrementati i carichi ambientali, in particolare consumi energetici, carburanti e rifiuti.

    E’ fondamentale, però, ricordare che la complessiva “qualità ambientale” di una città include una molteplicità di fattori non sempre misurabili. Si pensi, ad esempio, a tutta una serie di aspetti – come la struttura urbanistica, l’integrazione tra spazi verdi ed edificato, la qualità e l’aspetto degli edifici, il clima – che sono difficilmente riconducibili ad un indicatore numerico.

    L’obiettivo sostanziale che si pone Ecosistema Urbano è quello di misurare in qualche modo la “febbre” ambientale delle città e l’efficacia delle prescrizioni messe in atto: lungi dal rappresentare un Oscar assegnato alla qualità ambientale complessiva di un’area, esso vuole essere una sorta di “termometro” della sostenibilità.

  3. Sono di Verbania abito altrove da tanti anni, sono da una parte contento, dall’altra, in considerazione del poco lavoro disponibile, delle poche attrattive culturali, una non cucina locale, non esiste un piatto tipico, cosa a mio parere unica e negativa in Italia, montagne verdi alle spalle, ma quelle ci sono da sempre, un inquinamento da verificato a dir poco bestiale, prima in Italia per fuoriuscita da terreno di gas Radon ( be questo è naturale ma cancerogeno, senza un Teatro, con una biblioteca asfitica ( ma in un bel posto Villa Maioni, be mi rendo conto che tutto ciò forse con il verde non conta tanto, ma io avrei dato il premio di città “al verde” ovvero all’ultimo stadio.

  4. Caro Mauro, la classifica di Legambiente e Sole24ore piazza al 1′ posto Verbania non tanto per il verde, merito anche della nostra natura, ma per le isole pedonali, le zone a traffico limitato, le scarse emissioni di CO2 in rapporto ai passeggeri dei bus, il basso tenore di polveri sottili, la raccolta differenziata.
    Vatti a vedere la classifica per i singoli paremetri. Dobbiamo esserne orgogliosi. Viviamo in luoghi bellissimi, e questo non dipende da noi, ai quali sono stati aggiunti interventi che l’hanno resa anche più vivibile.

  5. Bé,per quanto Bologna sia città godibile tutto mi sembra meno che “verde”,soprattutto alla luce dell’orgia di cemento che é in corso in questi anni.I criteri di questa classifica mi sono sempre sembrati un pò bislacchi,la città ideale dovrebbe essere un borgo medioevale possibilmente spopolato,anche quest’anno l’impressione non cambia.

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