“No” agli alberi di Abbado: la replica di Renzo Piano

La polemica monta per il progetto verde proposto alla città di Milano da Renzo Piano capitanato dal Maestro Abbado. Dalle pagine del Corriere arriva la replica del gruppo di lavoro di Piano alla marcia indietro della commissione Ambiente del Comune, con un paio di precisazioni non da poco. Prima di tutto sulle supposte problematiche tecniche per gli scavi nelle zone del centro. La Metropolitana Milanese, dicono, ha in realtà dato l’ok per le opere.

Per proteggere impianti e alberi, è previsto l’utilizzo di un robusto tessuto in fibra di vetro che ricoprirà le radici delle piante, lasciando però passare l’acqua, con un ulteriore rivestimento di sicurezza. Anche sui costi gli architetti di Piano hanno da dire: le cifre che girano sarebbero decisamente inventate. Si parla invece di neanche la metà dei famosi 2 milioni e 200mila euro. In realtà sono stati previsti 4-5mila euro a pianta, in gran parte coperti da sponsor.

Piano esprime oggi con una telefonata a Repubblica la sua amarezza sul “balletto” in corso: “Ma come, ho piantato alberi a Tokyo, a New York, in Potsdamerplatz a Berlino e non ho mai avuto problemi. Come se in queste megalopoli non ci fossero metropolitane e infrastrutture nel sottosuolo e l’architettura non fosse in grado di risolvere le difficoltà poste dai singoli cantieri. La verità è che in Italia ogni cosa diventa oggetto di una burocrazia che tende ad allontanare il momento della decisione, mentre la crisi dell’inquinamento urbano non aspetta i tempi della politica. Io non pretendo di avere la verità in tasca, ma se le mie proposte sono sbagliate lo dicano con chiarezza e indichino delle alternative. La posta in gioco non sono gli alberi di Abbado – come se si trattasse di un capriccio – ma la qualità della vita nella città: e non v’è dubbio che una maggiore presenza di verde aiuterebbe anche a filtrare le polveri sottili”. Ma intanto il tempo passa, e gli alberi dovrebbero essere piantati in primavera…

6 risposte a ““No” agli alberi di Abbado: la replica di Renzo Piano

  1. Alberi in piazza Duomo a Milano?
    Bella idea ma temo improponibile. Non tanto per i costi di realizzazione, alti o bassi che siano, quanto per la salute delle piante, messa a dura prova da una delle città più inquinate del mondo. Dunque?
    Chi le pianta per “bellezza” può amareggiarsi quanto vuole in caso di rifiuto. Ma a fa farebbe amaro vedere queste piante ridursi a fantasmi di se stesse dopo pochi anni. A Milano ci sono già tanti, troppi, alberi malati e potenzialmente pericolosi per permettersi un lusso del genere. I problemi “veri” credo siano altri e a questi darei decisamente più attenzione.

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  3. Sono assolutamente dalla parte di Renzo Piano.
    Sarebbe fantastico il centro di Milano con gli alberi.Amo Milano ma adoro il verde. Perchè non posso aver tutti e due?
    Vivo a Milano e ho la fortuna di aver un giardino .La mia vita è cambiata. Bisogna dare fiducia a un architetto della sua portata e poi loro troveranno gli sponsor e risolveranno certamente i vari problemi.
    Forza Abbado e Piano! sono dalla vostra parte!
    Teresa

  4. Sarebbe più sensato piantare un palo di cemento armato per ogni bambino che nasce, come dice Albanese. Perchè non piantarli nelle periferie degradate gli alberi? Dov’era Renzo Piano quando hanno abbattuto il bosco di Gioia?

  5. Il bosco di Gioia era un’area degradata e pericolosa buona per tossici e prostitute, non c’era nessun bosco.

    Inoltre in Porta Nuova, con la riqualificazione urbana in corso e spostando le aree edificate sara’ possibile creare un vero parco (ben altro che il fantomatico Bosco di Gioia): i nuovi Giadrini di Porta Nuova.

    http://www.urbanfile.it/index.asp?ID=3&SID=146

  6. il verde è molto bello e salutare,ma non in Piazza Duomo ,non penso sia possibile.Questi grandi talenti con le loro proposte non è che cercano popolarità a tutti i costi ,ma a buon mercato????????????????

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