Ma quali nani! Il giardino si popola di goblin, fate e gnomi

Lo sapevate che a partire dal mese di maggio di quest’anno, in un paese della costa amalfitana con un nome che è tutto un programma, Furore (SA), è entrata in vigore l’ordinanza del sindaco che vieta di esporre nel proprio angolo verde i nani da giardino? Altererebbero l’ambiente naturale (come del resto, viene da pensare, le case, le strade…) e quindi vanno rimossi, e in caso, abbattuti. Neanche Biancaneve si salva dalla crociata “furente” del primo cittadino… Ma siamo sicuri che i piccoli uomini siano poi così incompatibili con un paradiso verde? Forse, dando un’occhiata alle opere di David Goode, talentuoso scultore inglese, potreste anche cambiare idea, e considerare gnomi, goblin e folletti ospiti graditi tra le vostre beniamine vegetali…

E’ un’antica usanza, quella di rendere vivo il giardino con statue e sculture. Popolarlo con vere e proprie opere d’arte, cariche di simbolismo, era tradizione nelle ville dei potenti, che dimostravano così il fulgore del proprio regno. Ma anche le persone comuni hanno mutuato questa tradizione, non utilizzando pregiate opere uniche ma, più umilmente, popolando il proprio spazio verde, per quanto piccolo, di figure mitiche o immaginarie. I “nanetti” sono così entrati nei giardini. Ma, tra chi considera il giardino come oasi naturale, spesso non hanno molta fortuna. E di fatto, la loro fattura spesso non si può dire sia di gran qualità, specialmente da quando si è imposto lo standard disneyano. Esiste addirittura chi pensa che i giardini siano, per i poveri nani, una prigione e si è schierato a loro difesa. Gli iscritti al Fronte dei Nani da Giardino, nell’intento di riportarli alla loro sede d’origine, i boschi, sono disposti a rapirli e, in ultimo caso, a “sopprimerli” per alleviare la pesante tortura della cattività… E viene subito in mente “Il favoloso mondo di Amelie” e il suo nano scomparso. A quanto sembra però, la terra d’origine dei nani da giardino sarebbe in realtà l’Inghilterra. Proprio la stessa patria dei fiabeschi personaggi di David Goode, presentati al Chelsea Flower Show di quest’anno.

Nel mondo di David, i nani si sono trasformati in goblin, maliziosi e burleschi. Li si trova appollaiati sugli orci o li si può sorprendere nei laghetti, che attraversano con le loro minuscole barchette, tra l’ombrosa verzura. Oppure guardando sotto ai funghi. Le espressioni di goia e sorpresa che la sapiente mano dello scultore riesce ad impremere sui loro volti rendono curioso e interessante ogni angolo, ingentilito da foglie e fiori o dallo scorrere di un allegro rivolo d’acqua. Del resto Goode ha la passione per i visi da sempre, basta dare un’occhiata ai suoi incredibili ritratti (da Freddie Mercury a Madonna, da Michael Jackson a George Michael, da Ronald Reagan a Yasser Arafat) nel celebre museo delle cere, il Madame Tussauds di Londra.

Le sue opere, in vendita online sul suo sito www.david-goode.com, possono riportarci in un mondo animato dalla fantasia e dall’immaginazione, in cui abbiamo vissuto da bambini e che spesso abbiamo perso diventando adulti.  Un angolo verde dunque, da cui però occhieggiano due furbi occhi da spiritello… Addio Biancaneve e i sette nani, dunque, e benvenuti, folletti da giardino!

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