15 metri di balena sulla scalinata della piazza più famosa di Roma, con sotto la scritta: “Le balene non sono in vendita”. E’ questa eclatante inizitiva con cui Greenpeace vuole attirare l’opinione pubblica sul pericolo che corrono le balene. La riapertura della caccia ai cetacei, il cui divieto, in vigore da 24 anni, viene continuamente disatteso da paesi come il Giappone, la Norvegia e l’Irlanda, potrebbe essere sancita alla 62esima riunione della Commissione Baleniera internazionale (IWC) che si apre oggi, 21 giugno, ad Agadir, in Marocco. Il timore di Greenpeace è che le nazioni che hanno interesse alla caccia “comprino” i voti di paesi più poveri, nell’indifferenza degli altri stati. L’associazione internazionale vuole che l’Italia riconfermi apertamente la propria posizione assolutamente contraria.
Perchè non affondano le baleniere che vanno a caccia dei cetacei?
dovrebbero essere pubblicati con molta evidenza e pubblicità nelle stampe nazionali e internazionali, compresa la rete, i nomi dei singoli politici, oltre a quella dei paesi, che votano a favore della riapertura della caccia alle balene e quella degli astenuti, affinchè gli elettori se li ricordino al momento del voto
Le baleniere anzi hanno affondato qualche battello a protezione delle balene. E’ gente che si nutre della propria sensibilità. Penso che bisogna boicottare i prodotti provenienti da quei paesi che praticano la caccia a questi innocui (e ultimi) giganti del mare, ognuno può farlo personalmente.