Erbe aromatiche sotto la neve

Gelo e neve, oltre alle insistenti piogge, la fanno da padrone ormai da novembre nel Nord Italia. A questo punto le belle erbe aromatiche (salvia, rosmarino, basilico ecc.) che abbiamo acquistato e coltivato con tanta cura nella stagione calda passata che fine fanno? Alcune resistono bene al nostro inclemente inverno, ma altre hanno più difficoltà. Ecco dunque cosa dobbiamo aspettarci da quelle più comunemente utilizzate e cosa fare per proteggerle dalle intemperie.

Bisogna tenere conto che la maggior parte delle erbe che coltiviamo per l’uso nella nostra cucina sono le cosiddette “erbe mediterranee”. Il che indica chiaramente il loro habitat preferenziale: caldo e secco, a volte quasi arido, con terreni molto ben drenati, spesso sassosi, con inverni miti in cui le temperature più basse non durano mai a lungo. Tutto il contrario di quello che accade qui nel settentrione, per non parlare delle piogge e dell’umidità invernale, che certo queste piante (con forse l’unica eccezione della menta) non amano. Quindi prima attenzione: esporle tutte al sole, in modo che un minimo di calore venga recuperato anche durante la brutta stagione.

BASILICO
Ad autunno, all’arrivo dei primi venti freddi, l’avrete già visto ingiallire e indebolirsi sempre più. Il basilico infatti non tollera assolutamente il freddo. Si può ritirarlo ma considerato l’uso che se ne fa in cucina, conviene sradicare la pianta e conservarne le foglie per l’inverno (un buon sistema è mettere le foglie nei contenitori per il ghiaccio e aggiungere acqua: una volta gelati, i cubetti si potranno aggiungere direttamente al sugo) comprandone una nuova (o piantare i semi) la stagione successiva.

ROSMARINO
Non soffre né gelo né il freddo di pianura. E’ resistente e caparbio: se qualche punta dovesse gelare, a primavera basterà tagliarla via e la pianta subito creerà nuova vegetazione.

SALVIA
Se la tenete in vaso, potrebbe risentire dell’inverno se perdurano basse temperature e spogliarsi di molte foglie. Si riprenderà ai primi caldi ma se la pianta stenta molto, e la usate parecchio in cucina, meglio coltivare due o tre piante contemporaneamente e sostituirle quando occorre. Prima di scartare la pianta spogliatela di tutte le foglie, tritatele insieme ad un po’ di rosmarino fresco e mischiate con del sale grosso: sarà un ottimo condimento per le carni invernali. Tenete conto che le varietà variegate tendono ad essere decisamente più delicate della classica salvia da cucina.

TIMO
E’ un tipo capriccioso, il timo. Non tanto in terra quanto in vaso, dove si prende un po’ di tempo per adattarsi al nuovo ambiente. Se anche lo vedrete spogliarsi, sembrando quasi del tutto secco, non disperate: lasciatelo in pace, proteggetelo se in vaso e aspettate la primavera. Dalla base dei rametti spesso spuntano nuovi germogli e la pianta rigenera da sola la sua chioma. Se doveste perderla, riprovate l’anno prossimo con un consiglio: acquistate una piantina giovane appena la trovate nei garden. Crescendo nel vostro angolo verde, si adatterà meglio e diventerà più resistente.

MAGGIORANA
Tollera piuttosto bene il freddo: non spaventatevi se la vedrete imbruttirsi quando verrà sottoposta a gelo e neve. A primavera tagliatela a pochi centimentri da terra e ricreerà gli steli nuovi direttamente dalle radici sotterranee, con la nuova vegetazione.

ORIGANO
Non apprezza il freddo e il gelo, ma spesso si adegua perdendo la parte aerea e ributtando a primavera, come la maggiorana. Detesta i ristagni invernali.

ALLORO
Non teme le temperature fredde, neanche le più basse e manterrà la sua bella foglia profumata per tutta la brutta stagione. Può essere utilizzato tutto l’anno.

MENTA
La menta non soffre né gelo né neve. Anche se perderà la parte verde visibile, che seccherà, le radici rimarranno ben vive nel terreno. A primavera la vegetazione ricrescerà e presto la pianta tornerà in forma.

ERBA CIPOLLINA
L’erba cipollina non teme nulla del gelido inverno perché i suoi piccoli bulbi se ne stanno sottoterra per tutta la stagione fredda, lasciando seccare gli steli verdi. La pianta va a riposo quando arrivano i primi geli: l’ideale dunque è tagliarla a zero prima del freddo: diamo una pulita veloce agli steli e tagliamoli a pezzetti, riponendoli in un sacchetto per il freezer. Si conserverà a meraviglia e sarà utilissima in cucina durante l’inverno mentre fuori la pianta riposa, in attesa del risveglio primaverile.

MELISSA
Nessun problema: la pianta secca la vegetazione se fa molto freddo e la ricrea a primavera.

PEPERONCINO
Il peperoncino non sopporta le basse temperature: va dunque ritirato in un’area riscaldata ma ben esposta alla luce, con tutte le cure necessarie ad una pianta tropicale.

PREZZEMOLO
Nessun problema con l’inverno, anzi: spesso cresce al meglio con il fresco. Con il gelo le foglie e gli steli seccano ma a primavera ributtano. La pianta però è biennale, vive solo due anni consecutivi, poi va riseminata.

ERBA LIMONCINA
Non ama il gelo, che soffre moltissimo se coltivata in vaso, al punto da non sopravvivere all’inverno. In terra invece, pur perdendo tutte le foglie, riesce a resistere molto meglio, rigermogliando dal legno nudo anche se a tarda primavera.

LAVANDA
La classica lavanda comune (lavandula angustifolia) resiste bene al freddo anche se mai troppo volentieri. Se avete un muro contro cui piantarla al sole, ve ne sarà grata. Attenzione alle piogge invernali: per non rischiare pericolosi ristagni di umidità, aggiungete un bello strato di ghiaia nella terra in cui la piantate.

Tutte le aromatiche riescono ad affrontare molto meglio l’inverno più duro se vengono piantate direttamente in terra. Il vaso infatti si raffredda facilmente se non ha protezione (barriere, muri, angoli riparati). In entrambi i casi comunque si può aiutarle a superare la brutta stagione coprendo la superficie di vasi e aiuole con un buono strato di pacciamatura, per esempio la corteccia in vendita nei garden. Questo proteggerà il terreno e preserverà meglio le radici dal gelo. Possiamo anche avvolgere i vasi più esposti con un sacco di juta usato come una “coperta” e legato intorno al vaso con un robusto spago. Attenzione alle bagnature dei sempreverdi in questo periodo: annaffiare è utile solo se la pianta si trova al riparo dagli elementi ma bagnare il terriccio che poi gela di notte può mettere a rischio l’apparato radicale. Quindi fatelo raramente e solo nelle giornate più soleggiate. Ritirare le erbe aromatiche in casa? Io lo sconsiglio: molto meglio che si adattino all’ambiente che trovano, cresceranno sicuramente più robuste e sane.

14 risposte a “Erbe aromatiche sotto la neve

  1. Ciao Daniela! Vorrei provare a mettere della mentha requienii in una zona del mio giardino di montagna (700 metri) per avere un ‘tappeto profumato’ : resisterà al freddo invernale? Se fattibile, in quale periodo mettere a dimora le piantine e a quale distanza? Grazie per i consigli!

    • Ciao Maria Teresa,
      hai scelto una specie di menta veramente affascinante ma tieni conto che è tipica di Sardegna e Corsica, non è dunque avvezza ai rigori invernali. E’ anche vero che le mente sono piante forti, che spesso possono perdere la parte aerea (foglie e rametti) e “sparire” durante l’inverno per poi però rigermogliare dalle radici nel terreno a primavera. Io farei un tentativo! Per quanto riguarda la densità d’impianto, il vivaista Priola che l’ha in catalogo consiglia 9 piantine al m2. Direi che puoi piantarla a primavera appena sicura che siano stati superati i pericoli di gelate.

  2. Buongiorno,
    Spero potrà aiutarmi.
    Ho una pianta di menta che tengo in balcone, dove abito io fa già freddo fuori (ieri mattina c’erano 8 gradi! ) la menta, esattamente come ha scritto lei, è tutta rinsecchita.
    Cosa devo fare? La devo innaffiare d inverno? Ogni quanto? E devo coprirla un po’ con corteccia o paglia?
    Grazie mille e grazie del suo articolo!!

    • Un po’ di corteccia in superficie andrà benissimo, Lisa.
      Tieni conto che la menta non ha problemi con il freddo: perde la parte aerea, quella con le foglie, e rimane dormiente fino a febbraio-marzo, quando ricomincerà a produrre nuovi steli dalle radici. Per quanto riguarda le bagnature, se il vaso è esposto alla pioggia invernale, basta quella, altrimenti puoi bagnare ogni 15 giorni in modo che il terriccio rimanga un pochino umido.

  3. A me ogni anno il rosmarino mi muore appena arriva il freddo, sia che lo lasci fuori con o senza nylon, o che lo metta in salotto … anche adesso, è verde ma le foglie mi sembrano assottigliarsi e le cime sono già piegate il giù . D’estate invece va benissimo ma non riesce a diventare adulto. 🙁

    • Mauro,
      le punte piegate all’ingiù sono un classico sintomo di mancanza d’acqua, in genere (più raro l’eccesso).
      In particolare se la pianta non riesce a bagnarsi con la pioggia, deve essere bagnata a mano anche nella brutta stagione, per potere mantenere vivo il fogliame sempreverde.
      Il rosmarino affronta molto bene i mesi freddi anche al nord.

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