La natura è spesso la fonte a cui si ispirano gli artisti per le loro creazioni. Jennifer Trask è un’artista americana che realizza opere davvero speciali, non solo riproducendo forme vegetali ma anche esplorando la bellezza dei materiali naturali o di recupero spesso considerati umili se non addirittura repellenti, creando dei veri e propri capolavori. Ogni anno l’artista produce una nuova e sempre diversa collezione… Scopriamole insieme.
Quella che preferisco è sicuramente ‘Flourish’ del 2008. Dei quadri, simili ad erbari, sono arricchiti da elementi tridimensionali completamente staccabili che possono essere… indossati e utilizzati come gioielli.
L’opera della prima foto ad esempio è intitolata ‘Calciflora-Agavacea’ ed è completata da due bellissime spille floreali che, quando non indossate, possono essere ammirate come decorazione sui muri di casa, anzichè essere riposte e dimenticate in un cassetto. Molto bello e particolare anche questo ‘Apophysis-Acantha’ arricchito da una parure composta da spilla e orecchini.
Come accennato all’inizio, i materiali utilizzati sono piuttosto insoliti: oro, palladio e pietre preziose sono accostati a ossa e denti di animali ma anche a scarafaggi, lavorati e trasformati in stupefacenti riproduzioni della natura.
Completamente diversa, se pur con analoghi materiali, è la collezione del 2009 denominata ‘Embodiment’: questo affascinante collier sembrerebbe a prima vista realizzato in ceramica ma i suoi componenti, finemente lavorati, sono in realtà ossa, mandibole e denti animali, corna di cervo, teschi di piccioni: un po’ raccapricciante, vero?
L’ultima collezione, quella del 2010, è intitolata ‘Intrinsecus’. L’installazione (foto in testa all’articolo) è formata da una cornice italiana in legno del XIX secolo da cui fuoriesce una spettacolare fioritura. I petali dei tulipani sono però scapole animali e quei leggiadri soffioni provengono nientemeno che dagli scheletri di pitoni e serpenti a sonagli.
Le opere di Jennifer Trask sono richiestissime da mostre e musei di tutto il mondo. A marzo potremo ammirarle in Germania allo Schmuck 2011, la Fiera Internazionale che si terrà Monaco.
Questo è il sito di Jennifer Trask: www.jennifertrask.com
Luisella Rosa
Bellisime! Sono opere d’arte bellissime. Diciamo però … che forse una collana fatta di ossa, magari umane, non me le porterei a spasso con tanta disinvolura!
Penso che sia un modo geniale quanto macabro per abbattere i costi del “caro estinto animale”.
E’ venuto a mancare un pappagallo? Oppure un criceto? O un coniglietto?
Per non abbandonare al mondo i resti del povero cucciolo e avere una parte di sè sempre vicina al vostro cuore…potreste pensare ad una fantastica spilla!
Se invece sentite uno strozzo in gola… potete pensare ad una collana. E se invece volete avere sempre il polso della situazione… magari optate per un bel braccialetto. E loro, i poveri cuccioli estinti, vi rimarranno per sempre vicini… in qualche modo.
Direi piuttosto macabro, ma interessante…
Alla faccia del riciclo!!!