Alberi salvi, addio libri di scuola

Presentata ieri in Regione Liguria la proposta di legge del Pdl “Istituzione di una piattaforma informatica per la realizzazione e l’adozione di libri di testo elettronici“. Obiettivo: zaini piu’ leggeri, meno spese per le famiglie. I libri di testo si trasformano in una manciata di bit. E oltre ad un toccasana per le schiene dei più piccoli, che ringrazierebbero, da considerare un gradito effetto “collaterale” per coloro che hanno a cuore alberi e natura: quello di evitare il massiccio impiego di cellulosa per la carta dei numerosi (e spesso corposi) libri di testo scolastici stampati in migliaia di copie ogni anno. Se approvata, la proposta di legge fara’ della Liguria una Regione pilota. L’obiettivo, spiegano i firmatari, e’ realizzabile a costi molto bassi.

Il provvedimento rientrerebbe a pieno titolo nel piano nazionale varato dal Ministero della Pubblica istruzione che prevede l’adozione obbligatoria da parte delle scuole gia’ a partire dal prossimo anno scolastico 2011 – 2012 dei libri disponibili in formato elettronico o misto. Il problema forse sta proprio qui… Quali e quanti saranno i libri elettronici effettivamente disponibili entro il termine in questione? E le scuole saranno dotate degli strumenti necessari ad utilizzarli?

3 risposte a “Alberi salvi, addio libri di scuola

  1. Qui non e’ solo una questione di ambiente, ma anche di diritto alla studio.

    Diciamocelo: forse in passato le case editrici ci hanno un po’ marciato con i libri di testo, magari modificando leggermente le edizioni da un anno all’altro per combattere il mercato dell’usato.

    Il libro di testo e’ un bene non sostituibile, un monopolio imposto per legge in ogni classe quindi, come insegna l’economia, chi vende ha il coltello dalla parte del manico nel fissare il prezzo o nell’imporre edizioni inutilmente lussuose, pesanti e costose.

    A questo si aggiunge l’effetto “ricatto morale”, come per i matrimoni, i funerali e le altre occasioni in cui pantalone potrebbe avere sensi di colpa a tirare sul prezzo … e i mercanti ci marciano.

    Dal punto di vista sociale e’ proprio il tipo di bene che dovrebbe essere sovvenzionato dallo Stato, un investimento che dara’ i suoi frutti sulle nuove generazioni, altro che essere uno strumento per sovvenzionare i traballanti bilanci degli editori.

    Speriamo che sia la volta buona che i testi si dematerializzino e finisca questa gabella sulle famiglie e sulla cultura.

  2. Speriamo bene!
    Verissimo che i libri di testo sono molto voluminosti, pesanti e spesso poco utilizzati – di solito si legge al massimo metà delle pagine, ma si deve portare sempre in gire il mattone. Dopo averlo pagato profumatante, ovviamente, come sottolinea giustamente indaco1!
    Spero si trovino delle soluzioni pratiche valide, la tecnologia offre tante soluzioni che i sistemi scolastici fanno difficoltà a mettere in campo – eppure dovrebbero essere i primi a introdurre le novità …

  3. Forse quello che chiedo non è strettamente legato all’argomento dell’articolo ma mi sto cercando di informare in rete; quando lavoro in ufficio utilizzo molta carta perchè non ho alternative per via delle attività svolte, sto però cercando di capire se vi sia un modo per riciclarla in modo migliore. Per caso avete letto qualcosa riguardanti evenutali vantaggi nell’utilizzare apparecchi di tritura tipo questi https://www.elcoman.it/en-us/touch-screen-line/medium-office?typecollezione=&collezione=225 ? O è meglio lasciare i fogli integri? Non so esattamente come venga riciclata la carta

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