Tamaro: “Il taglio degli alberi è indispensabile, basta sentimentalismi”

Susanna Tamaro ha scelto di far stampare il suo nuovo libro Il grande albero, edito da Salani, usando fibre di cellulosa provenienti da foreste gestite in modo sostenibile. Un segnale importante che la scrittrice sceglie di lanciare, convinta che l’esempio degli opinion maker sia essenziale per orientare i consumatori e il mercato favorendo il diffondersi delle buone pratiche e delle scelte di sostenibilità ambientale. Purtroppo, spiega la Tamaro, “la cultura delle foreste e’ stata un po’ lasciata andare, non si fanno piu’ i tagli del bosco con regolarita’, e invece proprio il taglio, che oggi viene visto come un problema, e’ necessario e indispensabile, soprattutto perche’ la maggior parte dei nostri boschi in Italia non e’ piu’ naturale, sono stati piantati dall’uomo, e ha bisogno di cure”.

La gente, aggiunge la scrittrice scrittrice friulana celebre per il best seller Va’ dove ti porta il cuore, “dovrebbe sapere che se si tagliano alberi per fare spazio ai piu’ giovani o a specie piu’ adatte all’ambiente, si fa solo del bene“. Mentre purtroppo, “c’e’ molto sentimentalismo e ignoranza sui meccanismi naturali; anche l’abbattimento di certi animali, come accade per la selezione naturale, e’ spesso necessaria perche’ il mondo cambia e non si possono lasciar proliferare in maniera esponenziale, anche se sembra un atto di violenza e crudelta’. Allo stesso modo dovrebbe essere chiaro che tagliare gli alberi in modo corretto e’ necessario per la salvaguardia dei boschi”.

Una risposta a “Tamaro: “Il taglio degli alberi è indispensabile, basta sentimentalismi”

  1. Devo dire che la Tamaro ha ragione: a Trieste, sua città natale, ci sono grossi problemi a causa di un sovraffollamento di cinghiali, tra l’altro in parte introdotti da un allevamento amatoriale abbandonato (!). La situazione è paradossale, i cacciatori vengono ostacolati e impediti nella loro missione in fondo più legittima, quella di limitare il numero di esemplari di animali senza nemici naturali e in sovrannumero. Stiamo parlando di migliaia di esemplari che si moltiplicano come ratti anche grazie ai cittadini che stupidamente danno loro da mangiare come se si trattasse di gatti randagi. Il sindaco ha emesso un’ordinanza che vieta questa pratica, ma non pare che stia dando dei grossi risultati. E intanto in città ogni tanto si vede scorazzare qualche cinghiale anche in centro.
    In uguale maniera stiamo assistendo al completo abbandono dei boschi, ormai impraticabili e diventati un vero pericolo in caso di incendio. Stanno cambiando anche le specie animali presenti e la macchia mediterranea intanto scompare, ricoperta da arbusti e rovi.

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