Posidonia, poco chic ma eco preziosa

Quando troviamo sulle nostre spiagge quei lunghi nastri verdi e neri, ci fanno spesso una cattiva impressione. Peggio ancora se ce li ritroviamo in mare, facendo un bagno. Eppure la Posidonia (Posidonia oceanica), pianta acquatica che vive solo nel Mar Mediterraneo, è degna di ben maggiore considerazione. Le dobbiamo infatti più di un favore: una su tutte, l’estensione delle nostre spiagge, che vengono protette dall’azione erosiva delle maree grazie a questa pianta, che crea un ostacolo naturale al moto ondoso. Ma c’è molto di più di questo. 

Le lunghe foglie della Posidonia creano praterie sui nostri fondali (molto gradite dalla cozza più grande del Mediterraneo, la Pinna nobilis), piene di pesci e di vita marina – che apprezziamo tanto da bagnanti – che tra l’altro consolidano con le loro forti radici. Crescendo inoltre, la pianta sottrae nutrienti limitando la diffusione delle alghe. Per finire, la Posidonia è meglio di una bandiera blu: la sua presenza è indicativa della pulizia e della trasparenza dell’acqua poiché questa pianta vive solo là dove riesce a godere della luce necessaria alla sua fotosintesi. In questo processo, un solo ettaro di prateria di posidonia converte in ossigeno tanta C02 quanto 5 ettari di foresta pluviale.

A causa del riscaldamento globale, le praterie di Posidonie nel Mar Mediterraneo si stanno rarefacendo. Sono dunque nate delle iniziative, come il Posidonia Project, per tutelare questa pianta acquatica sensibilizzando l’opionione pubblica. Considerate tutte queste qualità, si penserebbe che la vita di questa pianta nel suo ambiente sia agevolata in tutti i modi: e invece no.

A parte il fastidio che la foglie possono provocare ai bagnanti sulla battigia, che spinge i bagnini a rimuoverle persino dall’acqua, c’è anche da contrastare l’abitudine di barche, soprattutto di grande portata, ad ancorarsi proprio nelle praterie. Grandi aree vengono spesso divelte e portate via dalle correnti, nell’indifferenza dei responsabili. Secondo la denuncia, riportata sul quotidiano spagnolo El Pais, è quello che sta succedendo quest’estate a Formentera, nelle Baleari. Per evitare danni che possono stravolgere l’ambiente, basterebbe diventare più consapevoli delle conseguenze dei nostri gesti: anche solo camminando sul bagnasciuga durante le nostre vacanze al mare.

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