L’ambiente provoca emozioni: ciclisti high-tech per “misurarle”

Ponte sul Naviglio Grande a Cuggiono

L’idea è di Albairate, un piccolo comune nel Parco Agricolo Sud di Milano. L’amministrazione deve rinnovare il piano urbanistico, ma tra i criteri utili, ne ha aggiunto uno piuttosto insolito: il “valore” del paesaggio. E per dare un effettivo conteggio di questi “moti” del nostro animo di fronte alle bellezze della natura, sono stati inviati 20 ciclisti lungo il Naviglio Grande e nella zona del Parco Sud muniti di micro-telecamere e sensori.

Questi strumenti hanno permesso di registrare cosa guardavano, per quanto tempo e, tramite un sensore nell’orecchio, qual era l’attività elettrica del cervello stimolata dai vari panorami. In altre parole, l’intento è quello di fare una stima dell’impatto emotivo che provoca in noi la visione di un prato, di uno scorcio, di un corso d’acqua o della campagna. Impiegando poi questi dati “emozionali” nell’urbanistica reale.

L’analisi di questi dati contribuirà infatti alla creazione di una “tavola del paesaggio percepito” che attribuirà un valore, anche economico, al potenziale delle zone naturalistiche e a quello delle realtà agricole, valore di cui le amministrazioni potranno tenere conto nei futuri sviluppi del territorio e del turismo.

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