I giardini di Villa Taranto prima e dopo la tromba d’aria: a Verbania danni per quasi 8 milioni di euro

Il serrone dopo la calamità

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La tromba d’aria del 25 agosto 2012 ha messo in ginocchio uno dei giardini più belli del Lago Maggiore, quelli di Villa Taranto. Famosi per il trionfo di camelie e azalee in primavera, per gli alberi secolari e per le splendide terrazze fiorite,  i giardini botanici storici hanno subito, in quel giorno sfortunato, la forza di venti spaventosi, che soffiavano ad oltre 150-180 k/h: nelle foto in alto è impressionante il confronto tra il “prima” e il “dopo”… Il parco all’inglese che conta circa 20mila varietà di piante ha visto così distrutti angoli da sogno con autentiche rarità botaniche che da sempre attirano frotte di turisti e di appassionati, per 130 mila visitatori medi all’anno. Il conto totale dei danni inferti a tutta Verbania è spaventoso: solo per mettere tutto in sicurezza, sono già stati spesi 920mila euro, ma il conto minimo previsto è di 7,7 milioni di euro. I danni ai giardini sono invece incalcolabili, come lo è il valore degli esemplari antichissimi di cui ha fatto strage la calamità naturale.

Dopo la tromba d’aria del 25 agosto, i giardini di Villa Taranto sono stati immediatamente chiusi e il direttore Roberto Ferrari ha subito dichiarato che non si sa quanto tempo ci vorrà per riportarli al loro originale splendore. Il governatore del Piemonte Roberto Cota ha verificato di persona l’impatto della calamità sui giardini e, al vertice con il sindaco di Verbania Marco Zacchera sabato scorso, si è impegnato a sollecitare l’aiuto del governo, in quanto la Villa è un bene dello Stato ed è stata la residenza estiva della Presidenza del Consiglio.

Per i 67 giorni di chiusura imprevista (a partire dal 25 agosto fino al 1 novembre 2012, data in cui si sarebbe conclusa la stagione), si perderanno introiti per circa 200mila euro. La regione e il comune di Verbania, che hanno richiesto lo stato di calamità, non potrebbero far fronte al costo delle opere necessarie, ma sono decisi a fare tutto il possibile per permettere la riapertura dei giardini di Villa Taranto per la stagione che si aprirà a marzo 2013. In concerto con la direzione, in aiuto dei giardini è atteso a breve l’arrivo degli uomini della Forestale e dei volontari della Protezione Civile. Per quanto riguarda invece le future nuove piantumazioni, vi si farà fronte grazie alle donazioni di altri orti botanici. Gli affiliati del circuito Grandi Giardini Italiani hanno già offerto il loro supporto.

3 risposte a “I giardini di Villa Taranto prima e dopo la tromba d’aria: a Verbania danni per quasi 8 milioni di euro

  1. Penso e spero che possano riaprire a primavera. Anche se come probabile le cicatrici saranno ancora visibili sono sicuro che il grosso dei giardini sara’ bellissimo, le piante hanno una grande capacita’ di recupero e il prezzo del biglietto, per quanto poco, potrebbe dare una mano a sistemare il resto.

  2. Gent.mo Sig. Sindaco,
    sono nata a Pallanza e lavoro a S.S.Giovanni, organizzo spettacoli musicali a favore della solidarietà. Farò il possibile per contribuire, attraverso la musica, a far rifiorire il nostro “FIORE ALL’OCCHIELLO”.
    Cordiali saluti,
    Giusy Mosca

  3. Sono venuta a Verbania ,per vedere i famosi giardini di Villa Taranto non sapendo
    del fatto della tromba d’aria .Quello che ho visto é stato triste e desolante
    Mi sono fatta una promessa ritornerò,e sono sicura che con la bravura di tutto il
    personale e la generosità dei politici il resto lo fa la natura.
    un saluto dalla mia bella Verona
    Elisa

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