Bimbo ucciso da un vaso, indagata per omicidio colposo la proprietaria

Sta destando clamore il triste fatto di cronaca verificatosi in questi giorni a Roma dove da un balcone è caduto un vaso di porcellana che ha ucciso Christian Giacomini, un ragazzo di 13 anni in quel momento a passeggio per la via Appia con la mamma e il fratellino. Il vaso “killer” che ospitava una pianta grassa era stato collocato sul bordo del balcone e ancora non è chiaro cosa ne abbia provocato la caduta. Ad assicurarlo, secondo alcuni giornali, c’era un filo di ferro, secondo altri non c’era nulla. Nell’appartamento, al momento del fatto, non c’era nessuno. Una prima teoria ipotizzava la spinta fatale come gioco tra i bimbi nella sala d’attesa del dentista a fianco, ma non ci sono conferme e pare che difficilmente i bimbi sarebbero riusciti nell’intento a causa della griglia che separa i due balconi contigui. La seconda ipotesi invece guarda al gatto, libero nell’appartamento, e quindi potenzialmente in grado di spingere il vaso di sotto. Ma come sempre succede, il fatto ha scatenato una marea di polemiche e il classico rimpallo delle responsabilità. Ma cosa dice la legge sulla collocazione di vasi sul balcone degli appartamenti di città?

A quanto pare l’unica normativa si trova nell’articolo 27 all’interno di un vecchissimo Regolamento di Polizia  urbana del Comune risalente agli anni ’40 e aggiornato nella parte delle sanzioni al 2003. L’articolo vieta di “tenere sui davanzali delle finestre, sui parapetti dei balconi, sui cornicioni e su altre sporgenze prospicienti strade, piazze, cortili e altri spazi di transito, vasi di fiori e altri oggetti mobili non convenientemente assicurati” e prevede una multa di 103 euro in caso di infrazione. Il problema è che sarebbe impossibile, dicono i rappresentanti della polizia municipale, controllare il rispetto della norma casa per casa su tutti i balconi cittadini. Negano responsabilità anche gli amministratori di condominio, che ritengono solo le parti comuni sotto il loro controllo.

Intanto però la Procura ha iscritto nel registro degli indagati la proprietaria dell’appartamento, una donna di 63 anni, per il reato di omicidio colposo. Lo stesso provvedimento potrebbe essere esteso anche al marito, una volta accertato che anche lui vive in quella casa.

In realtà mi sembra che il problema sia un po’ datato: ormai esistono fioriere in commercio che, una volta correttamente installate, non corrono pericoli di stabilità. Nei nuovi condomini invece è spesso espressamente previsto un alloggio per le piante, con vasche o spazi dedicati. Il problema riguarda soprattutto i vecchi balconi di pietra in cui si utilizzano ancora vasi solo appoggiati e non fissati con un chiodo sul fondo o cementati alla superficie. Insomma, basterebbe un po’ di buonsenso per evitare tragedie come queste.

E tu, cosa ne pensi? 

 

10 risposte a “Bimbo ucciso da un vaso, indagata per omicidio colposo la proprietaria

  1. Io penso che la gente faccia caso a queste cose solo quando capitano certe disgrazie! Vicino a casa mia sono decine, per non dire centinaia le persone che hanno i vasi di gerani appoggiati al parapetto delle finestre.

  2. Io penso che la gente dovrebbe usare la testa nel fare qualsiasi cosa, per esempio le fioriere in ferro che si fissano al bordo dei balconi dovrebbero essere installate solo all’interno dei balconi stessi e non sulla parte esterna.
    Naturalmente non si dovrebbero appoggiare i vasi sopra il bordo del balcone o della finestra, anche se sono fissati con reti o altro.
    Infatti in caso di un forte temporale (tipo quello di fine luglio) il vento potrebbe sollevare i vasi e farli cadere.
    Costa tanto essere attenti per la ns. salute e quella degli altri? L’amministratore di condominio con i consiglieri dovrebbe multare quei condomini che non rispettano queste elementari regole.
    Cordiali saluti.

    Tina

  3. penso che i vasi sui bordi dei balconi non si devono mettere perche’ possono cadere per qualsiasi motivo (gatto, vento, ecc.)

    se il figlio ucciso fosse il mio, la mia reazione nei confronti dei proprietati dell’appartamento sarebbe omicida.

  4. Penso che se avessi un po piu di rispetto per le regole che ad oggi sono tutte interpretate, si eviterebbero molte tragedie come queste….Non credo sia colpa dei bambini che, tutto da verificare, giocavano nel balcone accanto…che assurdità..cercare di scaricare su altri innocenti significa compiere un altro omicidi..bensi……i proprietari del vaso…dovevano essere piu attenti

  5. penso che ci vorrebbe il buon senzo ma tanta gente ancora (nonostante tutto quello che si vede e si sente dai giornali)finche’ non succede a loro se ne fregano fanno quello che gli pare-e gli amministratori ,i vigili urbani ecc non vedono proprio…

  6. vigili urbani e di quartiere non vedono che le strade sono impraticabili e non vedono che i balconi sono pericolosi, ma dove guardano?

  7. PENSO KE I BAMBINI NN DOVREBBERO PAGARE LE COLPE DEI DISGRAZIATI MENEFREGISTI,
    BASTA CON TUTTA QUESTA VIOLENZA, PERCHE E GIA DIVENTATA UNA VIOLENZA TUTTI QUESTI PERICOLI, PER COSA PER FAR RENDERE LA VOSTRA CASA UN CASTELLO NN CI POSSO CREDERE ORMAI E TUTTO APPARENZE…. KE SCHIFO

  8. Io ho i vasi sul balcone ma sono tutti ben assicurati alla ringhiera.. rovinare la vita a qualcuno per una sciocchezza del genere non mi farebbe piu’ vivere.

    • secondo me i vasi andrebbero messi dentro il proprio balcone anche perchè può imbrattare ed il pericolo c’è sempre un peso è sempre un peso e se cade da una certa altezza è un arma

  9. La polizia municipale invece ha una gran colpa sulla coscenza perché basterebbe una mail dove i cittadini possono mandare segnalazioni che infrangono le delibere.

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