Orchidea rarissima trovata nel pendio del Vajont

Una specie rarissima di orchidea è stata ritrovata sul pendio del Vajont, quello dilavato dalla tragica ondata del 9 ottobre 1963, ad opera del conservatore onorario del Museo civico di Rovereto, Giorgio Perazza. La specie si chiama si chiama Liparis loeselii subsp. Nemoralis e viene descritta nell’ultimo numero della rivista internazionale Journal Europaeischer Orchideen.

La specie in Italia – dicono gli studiosi – è molto rara, seppur nota da tempo. La prima segnalazione in Trentino risale all’Ottocento, mentre la presenza in Veneto è stata accertata solo di recente nel Bellunese e segnalata nel 2006. Che poi il luogo del ritrovamento sia il bosco di nuova formazione a Erto (Friuli Venezia Giulia), a monte del laghetto residuo del Vajont, è un fatto che fa pensare e che dimostra come la natura sia capace di rigenerarsi, sottolineano gli esperti.

Ma non pensate alle orchidee tropicali che conosciamo, niente di così appariscente. L’orchidea in questione, la Liparis, è una piantina davvero piccola (sui 10-15 centimetri) ben difficile da notare, considerando la dimensione e il colore dei fiori verdognoli, delicati e ben poco scenografici. Cresce nelle zone acquitrinose in piccolissime colonie: è quindi davvero difficile imbattersi negli esemplari di questa orchidea terricola. Onore al merito dell’occhio acuto del ricercatore!

La ‘famiglia’ di queste orchidee rientra nella lista rossa italiana delle specie gravemente minacciate e la speranza degli esperti è che le amministrazioni adottino le giuste misure di salvaguardia. La scoperta è stata fatta nell’ambito del lavoro di costante osservazione e mappatura del territorio finalizzato alla creazione dell’Atlante corologico delle orchidee dell’Italia nord-orientale di prossima pubblicazione da parte del Museo roveretano.

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