Albero di Natale? Meglio abeti “Made in Toscana”

Vivi, verdi e al profumo di colline toscane. Ecco il ritratto dell’abete natalizio Doc che consiglia la Coldiretti per creare l’atmosfera giusta per le feste. Ma perché proprio toscano, l’albero di Natale? Risposta numero uno: perché gli abeti coltivati che produce la regione Toscana sono tra gli esemplari più belli d’Europa. Risposta numero due: per dare una mano all’Italia. La stagione calda infatti è stata particolarmente dura per i vivaisti a causa della fortissima aridità e questo ha penalizzato il settore danneggiando soprattutto i giovani alberi (da 1 a 3 anni) in crescita.

Un duro colpo per un settore strategico del vivaismo toscano (circa 600 ettari) che contribuisce, attraverso alla presenza delle aziende in aree montane, al mantenimento e alla manutenzione dell’assetto idrogeologico, alla preservazione del territorio e ad evitare l’abbandono. Comprare italiano dunque serve inoltre ad arginare l’ondata di abeti di plastica che causano inquinamento sia con il trasporto da lunghe distanze sia come rifiuto.

Solo nell’aretino, la capitale italiana per produzione di abeti natalizi, si coltivano, infatti oltre 1,5 milioni di piante mentre quelle commercializzate sono, secondo le stime più recenti, circa 300mila per un volume di affari di 2 milioni di euro. L’altra area che contribuisce al primato di Natale è la Provincia di Pistoia. Centinaia di addetti e decine le aziende specializzate che rendono unico questo settore nel nostro paese.

Ma come riconoscere un abete di Natale Made in Tuscany? Semplice, dall’etichetta. Il Consorzio per la valorizzazione dell’albero di Natale del Casentino ha munito gli esemplari prodotti e commercializzati dalle aziende associate di una particolare etichetta che ne certifica la provenienza: ”Una forma di trasparenza – ha spiegato Elena Bertini, membro del Consorzio – in un mercato dove, in queste settimane, finisce di tutto. Leggete bene l’etichetta e scegliete l’abete tipico della nostra regione.” Insomma, un altro pezzo di Made in Italy che possiamo incentivare con poco sforzo.

 

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