Food design: frutta e verdura diventano opere d’arte

Radicchio ‘Rosa di Gorizia’

Lo sguardo della società sui frutti della terra e in generale su ciò di cui ci nutriamo sta velocemente cambiando: imperversano corsi di cucina e reality come Masterchef la fanno da padrone in televisione, i cuochi diventano vip e quelli che prima erano semplici ingredienti di una ricetta, adesso sono specialità curate in ogni dettaglio, dalla provenienza alla confezione. Frutta e verdura poi, avvantaggiati da madre natura, si mettono in mostra non solo con i loro sapori e profumi ma sempre più con i loro colori e le loro forme, che si scoprono artistiche e ricche di una valenza ispiratoria e decorativa che li rende oggetti di design. Tanto da meritare un percorso (Progetto Cibo, la forma del gusto) in un museo come opere d’arte create da artisti in ascesa sulla cresta dell’onda, i food designer.

Al Mart (Museo di Arte moderna e contemporanea) di Trento e Rovereto l’arte della progettazione industriale e del design sperimentale applicati a frutta e verdura trova la sua espressione in un percorso espositivo, suddiviso per aree tematiche, che aprirà le sue porte ai visitatori dal 9 febbraio fino al 2 giugno. Si parte con un omaggio a Bruno Munari che cinquant’anni fa nel suo libretto ‘Good Design’ già insegnava a leggere i prodotti della natura, ad esempio l’arancia, come fossero oggetti di design, sottolineandone, con ironia e rigore, le caratteristiche ‘funzionali e prestazionali’.

La riflessione sulle trasformazioni messe in atto dall’industria alimentare intreccerà così i temi dell’etica, dell’ecologia e anche, in una sezione dedicata ai brevetti, del rapporto tra creatività e standardizzazione. “I food designer hanno oggi una libertà pressoché infinita di modulare forma e funzione. E’ da qui che nascono oggetti come la ‘Penna edibile’ di Marti’ Guixe’, il ‘Golosimetro’ di cioccolato di Paolo Ulian e lo ‘Sugar Spoon’ di Marije Vogelzang.

Ed è così che chef di livello internazionale realizzeranno serate di show-cooking nelle sale espositive: si potranno vedere in azione Gualtiero Marchesi, Daniel Facen, Davide Scabin, Claudio Sadler, Roberto Valbuzzi, Bruno Barbieri, Moreno Cedroni, Felice Lo Basso, Luigi Taglienti. Inoltre il pubblico avrà la possibilità di partecipare a workshop con i designer, creando gioielli e sculture a partire dai prodotti del territorio, mentre produttori locali, durante tutto il periodo di esposizione, offriranno piccoli omaggi ai visitatori.

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