L’università italiana “inventa” il kiwi giallo che arriva in tavola prima

L’Italia è un grandissimo produttore di kiwi, lo sapevate? Ma i frutti di questa pianta straordinaria, l’Actinidia, maturano molto tardi, tra ottobre e novembre, mesi in cui grandine e gelate sono dietro l’angolo. Raccoglierli prima d’altronde significa rischiare di mettere sul mercato frutti acerbi, poco gradevoli: gli agricoltori devono dunque attendere. Almeno fino ad ora è stato così. Ma l’Università di Udine e quella di Bologna sono riuscite a creare una nuova varietà di kiwi (la ‘AC1536’) che matura presto, e potrà essere raccolta nelle regioni settentrionali sin da settembre, mentre in quelle meridionali a febbraio-marzo.

La licenza di produzione è stata acquisita in modalità esclusiva da un’azienda italiana di Castel Bolognese (Ra), la Summerfruit, che si occuperà della moltiplicazione e del commercio su scala internazionale del nuovo kiwi precoce.

La nuova varietà di kiwi “Made in Italy”, creata da Raffaele Testolin e Guido Cipriani del Dipartimento di scienze agrarie e ambientali dell’Università di Udine e Guglielmo Costa del Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Bologna, “si fa notare per qualità organolettiche, per il colore già molto giallo alla raccolta, la resa produttiva, le dimensioni, con un calibro intorno a 100 grammi, e la conservabilità”.  Le prime coltivazioni sono previste già per l’anno in corso.

4 risposte a “L’università italiana “inventa” il kiwi giallo che arriva in tavola prima

  1. vorrei sapere le modalità .e come fare per trasformare in kiwi un mio terreno. circa 2 ettari. se mi potete aggiornare in merito. con la stessa vogliate ricevere. i miei ossegui

  2. SOno stato a sacile da simeoni.Miha negato l’acquisto anche di due sole piante.Dove posso acquistare qualche piantina?Grazie per l’attenzione e complimenti per il lavoro

  3. Da Ingegnoli ho provato io . . son troppo schizzinosi e se la tirano . . per due piantine non si sprecano, ma per un centinaio . . ti prendono in considerazione !
    E poi dicono che c’è crisi nell’Industria che non vende . . !

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