Professioni per proteggere i beni storici: al via il corso gratuito di Giardiniere d’Arte

Castelli, dimore con vasti parchi, raffinati giardini all’italiana: di certo al Belpaese i beni di valenza storico-culturale non mancano. Alle ricche corti con munifici mecenati si sono però succedute epoche ben diverse, lungo la quale si sono persi mestieri e denari, fino ad arrivare ad oggi, tempi preoccupanti per la trascuratezza e l’abbandono in cui versano molti di questi tesori esclusivamente italiani. Ma forse qualcosa si sta muovendo, forse la crisi, come unico benificio, ha quello che tutto quello che si ha, si usa. Sembra indicare questo il corso nuovo di zecca -e gratuito!- organizzato dalla Regione Piemonte, che punta a creare “Giardinieri d’Arte“, che siano in grado di riportare agli antichi splendori i giardini storici delle dimore di pregio, in particolare le Residenze Sabaude su cui tanto si è investito nel corso dell’ultimo decennio.

“Il corso prevede la formazione del Giardiniere d’arte per giardini e parchi storici, professionista in grado di realizzare gli interventi volti alla conservazione, al rinnovamento, al rifacimento di elementi, spazi, architetture vegetali del giardino, padroneggiando le tecniche, i materiali e le modalità di messa a dimora, cura, prevenzione e rigenerazione degli elementi vegetali di cui sono composti.”

Il corso, che si tiene ad Alpignano (trovate la scheda cliccando qui), ha una durata di 800 ore, di cui 320 di stage da svolgersi presso il Real Parco di Racconigi. Questo corso – afferma Claudia Porchietto, assessore alla Formazione Professionale della Regione Piemonte – si innesta perfettamente nella mission che si è posto l’assessorato al Lavoro e la giunta Cota, cioè quella di riscoprire, valorizzare e sostenere gli antichi mestieri della tradizione piemontese”.

“Si tratta -spiega- di un corso corposo: 800 ore garantiscono una ottima preparazione anche pratica che confidiamo offra anche delle buon opportunità lavorative per i ragazzi coinvolti”. “Il Piemonte e Torino -fa notare l’assessore- hanno scommesso molto negli ultimi anni su questa vocazione culturale: si pensi ad esempio al circuito delle Regge Sabaude e alla centralità della Reggia di Venaria. E’ giusto quindi continuare in questa direzione potenziando le competenze delle persone in modo che a una vision si associ anche una occasione di occupazione”. Insomma, tra tante che lo sono meno, ecco una notizia che incoraggia e sembra andare nella giusta direzione!

Info presso Enaip Alpignano: 011/9682814

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