Garden center: i francesi scappano, gli italiani crescono

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Addio al vecchio vivaio con decorazioni polverose e vecchi accessori tra sacchi di terra e vasi retrò: i garden center moderni, ispirandosi ai centri commerciali, si sono trasformati in posti ordinati, esteticamente ricercati, comodi e piacevoli da frequentare, anche con i bimbi, spesso dotati di ampi spazi esterni dove prendere un caffé’ o rilassarsi tra i fiori. In questo ambito, due i nomi che tutti i pollici verdi conoscono: Botanic e Viridea, i marchi di due grosse catene di garden che propongono prodotti di giardinaggio e animali su territorio italiano. Con una qualità sopra la media e un’offerta di grande appeal anche per i non appassionati, i ricchi punti vendita di queste catene sono diventate negli ultimi anni una grande risorsa per chi desidera acquistare piante, fiori e complementi d’arredo di gusto a tema verde. Ma qualcosa sta cambiando: Botanic, la catena di garden francesi, ha deciso di lasciare l’Italia.

La notizia è stata annunciata da Botanic direttamente ai fornitori (come da lettera riportata su Bricomagazine), comunicando che la catena chiuderà tutti i punti vendita entro la fine di agosto. E’ vero, non è una bella cosa: più attori ci sono nel mercato, più l’offerta per il cliente finale è diversificata e vantaggiosa. Ma tant’è, non stupisce che in una congiuntura come questa, così difficile, in cui tasse e burocrazia non mostrano segni di cedimento, i francesi abbiano deciso di infilare la porta. E così hanno chiuso i battenti del loro garden a Montebello della Battaglia, in provincia di Pavia, che nel 2013 ha fatturato 4,7 milioni di euro. La buona notizia? Il concorrente diretto, Viridea, non si fa scappare l’occasione e lo acquista, con i suoi oltre 5.400 mq di superficie coperta, a cui si affiancano circa 3.300 mq di area scoperta, e assume i 31 dipendenti del garden francese.

Il garden center di Montebello resterà chiuso per il mese di settembre, per riaprire i primi di ottobre con la nuova insegna. Il nuovo garden avrà in più rispetto agli altri punti vendita un reparto dedicato ai prodotti alimentari bio. Nel 2013 i sette Viridea Garden Center hanno accolto complessivamente oltre 6,5 milioni di visitatori registrando un fatturato pari a 48,3 milioni di euro.

4 risposte a “Garden center: i francesi scappano, gli italiani crescono

  1. Una brutta notizia, visto che i francesi che “scappano” hanno in Francia una catena di una quarantina di garden ed il loro sito non dichiara certo un’azienda in sofferenza.
    Una brutta notizia , visto che Botanic francia è stata la prima azienda in europa a rinunciare all’immenso businnes dei concimi e dei fitofarmaci di origine chimica….e sono ancora in piedi!
    A volte le cose non sono esattamente come sembrano.

    • Non so Luigi,
      sul sito le aziende non riportano certo le loro strategie di marketing 😉 e del resto, visto che Botanic chiuderà in tutta Italia, il sito italiano potrebbe semplicemente sparire dalla Rete. Sicuramente la scelta di rinunciare al chimico “velenoso” è stata coraggiosa ma forse non ha pagato granché qui da noi. Gli introiti di questo tipo di mercato sembrano non mancare alla catena concorrente italiana, visto che all’opposto ha scelto di espandersi. Ma certo, le motivazioni della catena francese non possiamo conoscerle.

  2. Parlavo ovviamente del sito di Botanic Francia….nel quale invece gli obiettivi aziendali sono chiaramente espressi. Comunque non è certo l’italia la patria dei garden center e se Botanic ne esce non è proprio un bene per nessuno. Penso invece che le motivazioni della catena francese circa il suo ritiro dal mercato italiano siano note a tutti gli attori del settore. Lunga vita a chi resta !

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