Menù dell’astronauta: a base di legumi e frutti di bosco

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Ancora non fa troppo freddo ma la nostra tavola ospita frutta e verdure tipiche di autunno e inverno invogliandoci a consumare zuppe calde ed energetiche composte da fagioli, lenticchie e ceci. E deve essere la cosa giusta da fare se persino Samantha Cristoforetti, la prima donna italiana a vivere sei mesi nella Stazione Spaziale, ha scelto una dieta a base di vegetali dalle proprietà antiossidanti come i legumi. Nel “menù spaziale”, sottolinea Slow Food Lucca, saranno infatti presenti ben quattro Presidi “Slowbeans”: la piattella canavesana di Cortereggio (una varietà di fagiolo), la lenticchia di Ustica, la fava di Carpino e il cece nero della Murgia, che partiranno con l’astronauta, il 23 novembre alle 21.59, per la missione sulla Stazione Spaziale Internazionale (Iss).

“Una delle tematiche che vorrei approfondire durante questa missione è quella di una sana e corretta alimentazione (…) ho scelto cibi che mi aiutassero a stare bene e che mandassero un messaggio di consapevolezza e importanza sul cibo sano”, dice l’astronauta italiana in un videomessaggio a SlowFood. Gli studi sulla nutrizione in condizioni estreme sono uno dei 200 progetti di ricerca che si svolgeranno durante il soggiorno nello spazio.

Siete curiosi di approfondire l’argomento delle “verdure spaziali” degli astronauti dell’Iss?
Allora non potete perdere il sito della nostra astronauta dedicato all’alimentazione: eccolo, Avamposto 42: Guida Galattica per Terrestri in Missione, naturalmente sezione… Osteria! 😀

Invece se volete curiosare tra gli oltre 200 prodotti contrassegnati dall’etichetta “presidi SlowFood”, consultate la loro mappa: www.fondazioneslowfood.it/presidi-italia

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