Shark Tank: i vestiti di agrumi convinceranno gli investitori?

 

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Sicuramente ecco un’idea degna di …”AgriShark”, in stile mais corvino! Nella puntata di domani, giovedì 28 maggio, in prima serata su Italia 1, una delle start up che andranno di fronte al giudizio degli Squali-Imprenditori (Fabio Cannavale di Lastminute.com, Gianluca Dettori di Dpixel, Gianpietro Virgorelli Pubblicitario, Luciano Bonetti di Foppapedretti e Mariarita Costanza del Gruppo Zucchetti) di Shark Tank, il reality che premia le migliori idee di business, propone un tessuto creato con gli scarti delle arance. Si tocca così di fatto un tema “caldo” in questo momento in tutti i paesi del mondo: la trasformazione dei rifiuti da costi a risorsa. L’innovazione è tangibile, il progetto è stata anche premiato con l'”Ideas 4 Change Award” delle Nazioni Unite, ma di sicuro il campo della moda non è quello più semplice…

Gli squali “annusano” il nuovo affare: tanti gli aspetti da valutare e la cifra richiesta dalle due giovani startupper di Orange Fiber, Enrica Arena e Adriana Santanocito, non è per niente uno scherzo. Ma del resto in Italia finiscono nell’immondizia la cifra astronomica di 700mila tonnellate di scarti da spremitura… E non stiamo ancora parlando di arance intere che finiscono al macero! Se si trovasse il modo di utilizzare almeno le bucce in una maniera innovativa sarebbe una gran mossa: magari con un brand del fashion come partner? Se uno Squalo accettasse, per Enrica e Adriana sarebbe di sicuro l’occasione della vita. Ce l’avranno fatta?
In attesa di giovedì sera (ricordate di dire la vostra su twitter con #SharkTankIt), scoprilo subito: GUARDA L’ANTEPRIMA DI SHARK TANK

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