Le Regole del Caos: “Prima che ci sia un giardino, è tutto fango”

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Un incarico prestigioso e nello stesso tempo incredibilmente pericoloso: creare un giardino per il Re. E’ questo l’inaspettato compito che spetta a Madame De Barras alias Kate Winslet nel film “Le Regole del Caos“, trasmesso sul grande schermo in questi giorni. Una storia particolare, quella delle “Regole”, con un tema molto speciale, quello dei giardini, che raramente sbarca al cinema e ancora più raramente ne è protagonista. Infatti guardandosi intorno, la sala non è certo stracolma! Solo chi vuole proprio vedere questo film approda infine ai cinema che ne propongono la visione, in genere confinata agli orari pomeridiani. Eppure vi assicuro che “la caccia” vale la pena: soprattutto per chi non è indifferente al verde. Non che il film contenga chissà quali approfondimenti botanici, tutt’altro. La trama è la creazione di un’area dei giardini di Versailles, commissionati ad una paesaggista donna senza una goccia di sangue blu (ma parecchio di quello verde!) nientemeno che dal capo giardiniere del Re Sole, André Le Notre.

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Le Notre è perfettamente consapevole della sfida che ha di fronte: non ci sono dubbi, se fallirà il suo destino sarà la morte o l’eterna galera. La scelta di questa strana paesaggista donna è quindi colma di rischio… Il progetto della De Barras per il Boschetto, che si rivelerà essere in realtà una Sala da Ballo all’aperto per la vanitosa corte, sarà la risposta giusta per scampare alle ire del Re? Avrà il necessario equilibrio tra originalità e tradizione, tra regole e caos? O ne andrà la testa di Le Notre? Non vi rivelo nulla della trama ma un consiglio sì, voglio darlo: per fare un giardino ci vuole Tempo. E’ Lui l’elemento che scandisce i passi, è Lui che ne dirige i comportamenti. E’ in sintonia con Lui che dovrete guardare questo film: insieme a Attenzione e Silenzio, darà significato ad ogni sguardo, ad ogni parola.

Attori superbi. Da vedere… E poi prenotare di corsa una visita a Versailles!


IL BOSCHETTO DI VERSAILLES? UNA REALTA’

Il “Boschetto” della De Barras esiste davvero: il Bosquet Salle de Bal o Bosquet des Rocailles con le sue fontane e le sue conchiglie fu realizzato da Le Notre tra il 1680 e il 1683 appena prima che la Corte di Re Sole si trasferisse a Versailles. La tensione che opprime Le Notre, e che traspare potente nel film, è più che giustificata. Le Notre prima dell’incarico di Luigi XIV, aveva lavorato per Nicolas Fouquet, Sovrintendente delle Finanze del Re Sole: Fouquet non aveva badato a spese per la creazione di un meraviglioso giardino nel suo castello di Vaux-le-Vicomte, acclamato e ammirato da tutti. Questa spettacolare esibizione di prestigio e potere aveva suscitato il rancore del Re: Versailles doveva assolutamente far sfigurare miseramente l’opera del Sovraintendente… pena una Reale quanto letale vendetta. Fouquet pagò caro il suo ardire. A poche settimane dall’inaugurazione del suo trionfo, con un pretesto fu condannato e incarcerato a vita, e tutti i suoi beni furono requisiti dal Re Sole: in primis Castello e Giardino…

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Una risposta a “Le Regole del Caos: “Prima che ci sia un giardino, è tutto fango”

  1. Grazie, Daniela!
    Ho visto anche io il film… e non avrei potuto certo ingolosire meglio i potenziali spettatori!
    Certo, accanto al tema del verde, mi piace ricordare quanto la scelta di una donna – per un incarico così prestigioso e delicato – in epoca così lontana (ma in fondo oggi sarebbe praticamente lo stesso!) fosse temeraria e controcorrente.
    Ma alla fine competenza, determinazione, sensibilità, intelligenza e stile fanno la differenza. Perchè le donne fanno la differenza. Sempre.

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