Toscana: alla scoperta dei giardini segreti di Pescia – Palazzo Cardini Nucci

Pescia

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Aloe in vasca a Palazzo Cardini Nucci

Dopo Villa Chiari, proseguiamo la nostra visita in Toscana. Ben diverso dal primo è il secondo giardino che abbiamo potuto visitare a Pescia solo grazie alla generosa disponibilità della proprietaria, Teresa Petrocchi. Come Villa Chiari infatti, anche Palazzo Cardini Nucci è privato ed abitato. La dimora dell’importante famiglia in pieno centro città però contiene, nel suo ampio cortile, un prezioso giardino nascosto agli occhi del visitatore della strada, recuperato dalla Petrocchi (come anche le stanze del Palazzo) dopo anni di abbandono che l’avevano di fatto raso al suolo, ospitando al suo posto macerie, tettoie in amianto, percorsi per le auto e via di questo passo. La passione per piante e fiori della proprietaria l’ha spinta a ricreare con ardua fatica nel corso degli ultimi 10 anni il giardino storico, ripristinandone le forme e gli arredi e ripopolandolo con una varietà di specie vegetali.

Il risultato è un grande spazio rettangolare quadripartito (circa 1500mq) con al centro una bella vasca quadrilobata prospiciente ad una piccola fontana scolpita. A proposito di acqua, il giardino ha delle particolarità sul tema: addossati ai muri sono state ricavate delle banchine su cui crescono rigogliosi splendidi limoni e aranci a spalliera che si caricano di frutti. All’interno delle banchine rialzate esistono dei canali in cotto che creano un intelligente impianto di irrigazione nascosto di antica memoria, intervallato da aperture che permettono un pronto rabbocco manuale in caso di bisogno. Il giardino originariamente aveva una fonte che ne alimentava l’impianto e le vasche con giochi d’acqua: purtroppo con l’avvento della modernità il corso fu poi deviato ed ora, con l’acquedotto, la proprietaria bagna a necessità una volta i fiori e una volta i pesci…

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Da sinistra: l’Architetto Claudia Massi, l’Assessore Avv. Barbara Vittiman e la proprietaria di Palazzo Cardini Nucci Teresa Petrocchi

Le spalliere di agrumi prosperano, addossate e rialzate come sono contro ai muri battuti dal sole che le proteggono dalle temperature più rigide. Testimonianza di questo mite microclima sono, oltre ai limoni nei grossi vasi di cotto con alla base folte peonie piantate lungo i cordoli che incernierano lo spazio centrale, anche altri coprotagonisti delicati del giardino come gli amaryllis, una grande gardenia e ordinati vigorosi cespi di agapanthus, che arricchiscono e in parte sostituiscono la classica siepe di bosso che si intravvede ad intervalli: al momento della fioritura, in estate, gli enormi fiori globosi color del mare sicuramente faranno il loro meraviglioso effetto. Lo spettacolo trionfale ad inizio primavera è invece assicurato dalle centinaia di corolle bianco rosate dell’enorme annosa magnolia soulangeana ospitata in uno dei riquadri a prato, a cui fa da spalla, nel riquadro parallelo, una poderosa palma fronzuta. Tante piante rigogliose creano così proprio in centro città un’oasi paradisiaca tra le case: nella sua ombra respira un alito di storia.

Ne abbiamo viste due, ma sono tante le ville signorili che Pescia offre in città e nei suoi dintorni. Se avete modo – in questi giorni (fino al 27 giugno) c’è la mostra “Orti nel monastero”, con interessanti istallazioni nel chiostro dell’ex-convento delle suore Salesiane – fateci un salto: la parte storica della città ha grande fascino e potrete cogliere l’occasione anche per gustare le golose specialità del territorio!

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