Trasformiamo il nostro terrazzo in un angolo di Jurassic Park

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In questi mesi è arrivato nelle sale del grande cinema “Jurassic World”, ideale sequel del mitico kolossal sui dinosauri. Guardando le coinvolgenti immagini create nel film, viene da chiedersi che tipo di piante popolassero quel mondo arcaico: specie vegetali che hanno vissuto in ere così antiche esistono ancora? Quello delle “piante giurassiche“, con grandi foglie e forme “preistoriche”, potrebbe diventare un tema da sviluppare sui nostri giardini e terrazzi, per renderli assolutamente particolari! Per saperne di più abbiamo chiesto agli esperti di Viridea ed ecco le specie e le curiose caratteristiche che ci hanno indicato: ospitandole nel vostro spazio verde, potreste avere l’impressione di intravvedere, nell’ombra, qualche strano essere di un altro tempo…

Arrivano da un’epoca primitiva lontanissima, prosperavano già milioni di anni prima dell’uomo e conservano ancor oggi un aspetto curioso ed arcaico: sono le piante giuste per un terrazzo o giardino che evoca il mondo favoloso di Jurassic Park.

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Cycas revoluta, pianta preistorica

Una di queste piante di origine preistorica è la splendida Cycas, che molti confondono con le palme. In realtà questa elegantissima pianta con foglie pennate e arcuate, rigide e resistenti al vento e al caldo, appartiene alla famiglia botanica delle Cicadee, diversa da quella delle palme. Si sviluppa lentamente e questo è un vantaggio (non diventa “invadente” in breve tempo) ma non resiste ai freddi intensi: in inverno, se dove abitate gela, è consigliabile spostarla in ambiente fresco e luminoso, come si fa con i limoni.

Simile alla Cycas e anche lei antichissima, coeva dei dinosauri, è la Zamia, bella pianta d’appartamento con foglie pennate, lucide e coriacee; in estate vive bene all’aperto. E altrettanto “giurassica” è l’Araucaria, di origine cilena, con rami coperti da foglie spesse, dure e appuntite. Cresce in grandi vasi oppure in giardino, e resiste al gelo. Antichissime anche le felci, che in epoca giurassica erano enormi. In giardino e in terrazzo crescono bene in angoli freschi e umidi, mai esposte al sole bruciante. Pieno sole, invece, per due piante anch’esse molto antiche: agavi e aloe, comuni nell’ambiente mediterraneo insieme al pistacchio e al lentisco, le prime piante che popolarono le coste in tempi lontani.

Veri fossili viventi sono due alberi splendidi: il Ginkgo biloba ricco di virtù curative e il pino wollemi (Wollemia nobilis, dal suo scopritore David Noble), la pianta dei dinosauri, ritenuto estinto e poi ritrovato in una sperduta foresta australiana, negli anni ’90. E anche il comune Equiseto che vediamo ai bordi delle strade ha alle sue spalle una vita lunghissima: sfamava gli enormi dinosauri erbivori come lo stegosauro, lungo oltre 25 metri!

Insieme a queste piante, arrivate a noi da un’epoca in cui i dinosauri avevano la supremazia, se ne possono affiancare altre di origine meno antica, il cui aspetto ha un’affinità di carattere e di stile. Per esempio le piante con foglie gigantesche, come la Gunnera o la Aralia che in vaso cresce benissimo e forma larghe foglie lucide, molto decorative; e poi tutte le piante che ricordano le foreste tropicali, l’ambiente dei dinosauri: banani (Musa) dalle foglie enormi che si sviluppano con sorprendente rapidità, palmette nane, l’Alocasia nota anche come “orecchie d’elefante”, fiori stravaganti come il profumatissimo “giglio di zenzero” (Hedychium), la Canna d’India a petali maculati e l’Epifillo (Epiphyllum), un cactus messicano con rami ricadenti, noto come “lingua di suocera”, con enormi fiori rossi.

Il terrazzo e giardino in stile Jurassic Park assumeranno una connotazione ancora più divertente e stravagante con arredi in bambù rustico, cannicciati, stuoie in paglia e altre fibre naturali, cuscini con tessuti a stampe di dinosauri e magari un temibile tirannosauro in plastica, seminascosto fra il fogliame: un pizzico di innocua follia è concessa, a qualsiasi età!

Come coltivare le piante “jurassiche”: il consiglio di Viridea
• La “giurassica” cycas è un’ottima pianta per vasi profondi anche se non necessariamente molto larghi. Al momento del rinvaso, sul fondo del contenitore è consigliabile stendere uno strato di biglie d’argilla. Utilizzate il terriccio per piante verdi. La concimazione, con un prodotto liquido universale, va effettuata solo due o tre volte nel corso della primavera; l’acqua va fornita solo quando, tastando il terriccio, risulta asciutto.

• Le felci, di origine antichissima, sono ideali anche in appartamento. La felce di Boston (Nephrolepis) ha bisogno di un ambiente molto luminoso e umido; per conservare la bellezza del fogliame è bene vaporizzare acqua due o tre volte alla settimana e concimare ogni 15 giorni con un prodotto per piante verdi. Ha un’ottima capacità depurativa dell’aria: assorbe, senza danni per le sue foglie, sostanze tossiche inquinanti come la formaldeide, utilizzata per esempio nei legnami truciolari.

• Se in giardino pensate di piantare il ginkgo , vero fossile vivente, ricordate che questo alberi nei primi anni di vita cresce con una silhouette verticale, ma in seguito, nel corso dei decenni, i rami si allargano: ha bisogno di molto spazio e di un terreno umido e fertile. Non teme il gelo intenso e in autunno la sua chioma di foglie color oro è straordinaria.

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