Regioni italiane e Cop21: taglio emissioni -50% entro 2030

albero_piantare200Un’Italia più “veloce” degli altri paesi nella lotta concreta al cambiamento climatico puntando su un taglio più importante della C02 prodotta. E’ questo il senso della proposta del WWF approvata da ben 14 consigli regionali: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria con cui si chiede al governo che alla Cop21 di Parigi l’Italia presenti la proposta di ridurre le emissioni di gas serra del 50% entro il 2030, anziché del 40% come concordato su scala europea.

Nel testo base della risoluzione approvata dai consigli regionali, comunica il Wwf, le Regioni si impegnano a inserire misure di riduzione progressiva delle emissioni di CO2 nei propri strumenti di pianificazione e programmazione in campo energetico e di miglioramento della qualità dell’aria, e a privilegiare la sostenibilità nelle politiche di pianificazione del territorio, del paesaggio e dei trasporti. In proposito a livello nazionale in questi giorni sono stati proposti ben due emendamenti alla Legge di Stabilità – il 6.47 e il 6.52 – che hanno l’obiettivo di incentivare il verde italiano, fondamentale strumento per la mitigazione della temperatura globale.

2 risposte a “Regioni italiane e Cop21: taglio emissioni -50% entro 2030

  1. Grande cazzata all’ Italiana , va bene minori emissioni , ma bisogna integrare ed aiutare la natura esistente con delle scelte oculate di biodiversità che crei maggiore ossigeno ed assorba le polveri sottili. La natura ha creato delle specie adatte a fare questo ma in Italia ti prendono per pazzo se le proponi.( Perchè costano poco quindi si la mazzatta è bassa)Bisogna affidarsi a professionisti seri e non professori con le idee rimaste al tempo che fu.

  2. Concordo,si prende un impegno assolutamente irrealistico e lo si aggravia per fare i primi della classe,senza avere,é chiaro,neanche un’idea di cosa si stia parlando,oltretutto é ormai evidente che non vi sarà alcuna forma sanzionatoria,a questo punto mi vien da dire per fortuna visto che Cina ed India,almeno,firmeranno solo per finta,l’hanno già detto.Oltretutto senza adottare nessuna seria politica di contenimento delle nascite,vero ed ineludibile problema del mondo.Noi,zitti zitti, abbiamo aumentato in 50 anni le nostre foreste dell’8%,basterebbe armonizzare le politiche edilizie dei diversi comuni imponendo un tasso accettabile di isolamento termico per ottenere decisivi risparmi senza peggiorare il livelo di vita,anzi.Invece si vogliono,come sempre,pompare certe attività di grande costo e ritorno politico,al di là di ogni calcolo costi-benefici.

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