Ulivi da abbattere, l’Italia rischia sanzioni dall’Europa

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L’Italia sta reagendo in maniera troppo lenta all’avanzata del batterio che uccide gli alberi d’ulivo in Puglia. Se gli abbattimenti non saranno tempestivi, l’Europa procederà nella procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia. La decisione di questi giorni è il risultato dell’indagine degli ispettori dell’Ufficio veterinario europeo eseguita lo scorso novembre unita al vuoto di comunicazione nel corso dell’ultimo mese. Secondo quanto hanno riscontrato gli ispettori, sarebbero state verificate delle irregolarità, fra cui la presenza dell’infezione in alcune aree delle zone infette del brindisino – Oria, Torchiarolo e Cellino San Marco – dove non era stata segnalata a Bruxelles e così la lettera di messa in mora, già pronta due mesi fa e poi bloccata a seguito di qualche progresso ‘sul campo’, è partita adesso. Continua a leggere

Piante a scuola: una “mangiasmog” in ogni classe per la salute dei bimbi

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Scuole e asili sono per loro natura ambienti chiusi, e questo è vero alle nostre latitudini soprattutto durante la stagione invernale. L’indoor scolastico però è soggetto a risvolti insalubri legati all’inquinamento dell’aria a cui i bambini rimangono esposti più a lungo poiché il freddo contrae le attività all’aria aperta. Di recente si è preso maggior coscienza del problema e le nuove scuole prevedono già in fase di progettazione l’utilizzo dei principi di bioedilizia, ma in Italia è stato stimato che oltre il 50% degli edifici scolastici è stato costruito prima del 1960. C’è qualcosa che si può fare, a basso costo, per questo problema? Ecco l’idea che a Fiori&Foglie piace molto: prevedere una pianta mangiasmog per ogni classe in tutte le nostre scuole. E visto che ci stiamo avvicinando alle feste, perché non fare un regalo verde all’asilo del quartiere, o alla scuola che frequentano i vostri figli o nipotini, donando una bella pianta che faccia bene alla salute dei piccoli? Continua a leggere

Ultimi studi: piante più ghiotte di Co2 per noi

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Secondo la ricerca pubblicata sulla rivista dell’Accademia delle Scienze americana (Pnas), nell’ultimo secolo le piante sono riuscite ad assorbire un terzo dell’anidride carbonica (CO2) prodotta dall’uomo nell’intero Pianeta. E per farlo hanno modificato a livello molecolare il loro stesso modo di “respirare” e nutrirsi, ovvero la fotosintesi clorofilliana. La fondamentale ricerca è stata condotta dalle università svedesi di Umea e delle Scienze agricole utilizzando una tecnica di indagine all’avanguardia. Il risultato, vitale da recepire in tempi di Cop21, getta per la prima volta le basi per stabilire una relazione diretta fra comportamento delle piante e cambiamenti climatici, rendendone sempre più evidente l’importanza per noi e per l’ambiente. Continua a leggere

L’Albero di Natale vero? Adesso si “affitta”

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Il classico dilemma di tutti gli anni, Abete vero o Abete finto, si apre ad una nuova alternativa: Albero di Natale vero sì, ma in “affitto”. E’ la segnalazione di Federconsumatori e Abusbef secondo cui si sta diffondendo sempre più la pratica di utilizzare in casa l’Albero natalizio acquistato che poi però si riconsegna in vivaio al termine delle feste. Alcune aziende si impegnano infatti a piantare gli abeti “riciclati”, riconsegnati dai clienti, preservando ambiente e patrimonio paesaggistico: una tendenza che garantisce un risparmio del 44%, assicurano le due associazioni. Continua a leggere

Regioni italiane e Cop21: taglio emissioni -50% entro 2030

albero_piantare200Un’Italia più “veloce” degli altri paesi nella lotta concreta al cambiamento climatico puntando su un taglio più importante della C02 prodotta. E’ questo il senso della proposta del WWF approvata da ben 14 consigli regionali: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria con cui si chiede al governo che alla Cop21 di Parigi l’Italia presenti la proposta di ridurre le emissioni di gas serra del 50% entro il 2030, anziché del 40% come concordato su scala europea. Continua a leggere

Albero di Natale in Duomo spelacchiato: gli devono “attaccare” i rami

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“Di una bruttezza sconcertante”. “Palo della luce”. “Proprio brutto”. “Malato”. “Orrendo”. “Dove sono gli aghi”. E via di questo passo. La polemica infuria in Rete da quando, qualche giorno fa, chi attraversava piazza Duomo ha assistito all’arrivo del grande abete natalizio tradizionalmente collocato di fronte alla Cattedrale in centro a Milano. L’albero di Natale di quest’anno infatti non appariva granché imponente agli osservatori: i rami della conifera erano presenti solo in cima, mentre lungo il tronco erano corti e spogli. Una ben magra figura per il simbolo di una sentita festa che per la prima volta dopo 7 anni di crisi sta regalando lievi cenni di ripresa economica. Ovviamente le foto hanno fatto il giro della Rete e in primis dei social: il post dedicato al tema dal Comune di Milano ha fatto così il pieno di commenti ironici, mentre “Il milanese imbruttito” non si è fatto certamente scappare l’opportunità per il paragone con quello del 2012, considerato nettamente superiore. Continua a leggere

Quest’anno al sud si addobba l’Ulivo di Natale

ulivo_di_natale250Di questi tempi in cui si parla tanto della strage degli ulivi nel Salento a causa della xylella, il batterio che li ha colpiti, c’è diffusa la voglia di far capire quanto questo albero significhi per la tradizione italiana. Qualcuno al sud ha dunque pensato di proporre l’ulivo, al posto dell’abete, come albero di queste feste. Decorazioni d’ordinanza dunque, tra luci, lustri e palline, ma con protagonista un albero fortemente simbolico: l’ulivo natalizio.

L’idea è dell’associazione “Made in Taranto” che ha invitato tutti i cittadini del capoluogo pugliese – dai commercianti, imprenditori, artigiani ai semplici cittadini – ad ‘adottare’ un ulivo da addobbare per il periodo festivo. La proposta è simpatica e intelligente poiché, a differenza di quello che accade spesso agli abeti, il cui destino alla fine del Natale è spesso la pattumiera, l’ulivo al sud ha senso anche dopo le feste. Continua a leggere