Le nocciole piemontesi perdono le “Langhe”

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La nocciola “Tonda Gentile delle Langhe” diventa …Tonda e Gentile. E basta: il suo territorio d’origine, le Langhe, dove viene effettivamente coltivata, non potrà più far parte del nome. Così una delle varietà più note e ricercate  per le sue caratteristiche organolettiche sia dall’industria che per il consumo fresco cambia denominazione, perdendo il nome della sua terra. A quanto pare la vicenda del nome è annosa e risale al 2012, quando l’Olanda registrò con il nome di “Langa” il seme del nocciolo.

La proprietà straniera del nome del seme ha così creato un problema in merito alla denominazione delle piante di nocciolo. Per risolvere la questione si è pensato così di estrarre “Langhe” – Roero e Monferrato, terre riconosciute dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità nel 2014 – dal nome della rinomata nocciola italiana, caratteristica di tante specialità Made in Italy, e ieri a Roma, in un incontro tra l’Assessore regionale Giorgio Ferrero e il Vice Ministro Andrea Olivero sulla varietà “Tonda Gentile”, la decisione è stata presa.

Rimane un “però”: le “Langhe” in circolazione da ora in poi saranno solo olandesi. E nulla avranno a che fare con il territorio italiano… Quindi? L’Assessore Ferrero ne è ben conscio e fa presente che a questo punto occorrerà “una dura battaglia a livello europeo, dove sarà necessario anteporre le giuste rivendicazioni dei produttori che non vogliono assimilare il nome di un territorio importante come quello delle “Langhe” ad un prodotto coltivato al di fuori di questa zona. Sarà dunque nostra cura coinvolgere le istituzioni e i Parlamentari europei del territorio per intraprendere un percorso che vada a tutelare anche a livello comunitario la nostra nocciola”.

E pensare che quest’anno ho inventato su Fiori&Foglie il Pesce d’Aprile “Pomodoro Pachino? Da oggi diventa francese“… La realtà a volte supera la fantasia! 🙁

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