Seminiamo in vaso il girasole ponpon, il preferito di Van Gogh!

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Seminiamo sul balcone i girasoli ponpon? In questi giorni in cui umidità e pioggia intermittente non ci abbandonano, c’è un lato positivo: è il clima ideale per seminare. E c’è una pianta che regala forti emozioni a grandi e piccoli che possiamo seminare proprio adesso (a giugno siamo ancora in tempo!), anche in un bel vaso capiente: è il girasole che porta con sé l’estate e la gioia, simbolo di cieli azzurri e calore. E le varietà di “girasole da balcone” sono molte: tra loro una delle più interessanti è il girasole ‘Teddy Bear’, con grossi fiori a forma di ponpon. Un suo estimatore famoso? Nientemeno che Van Gogh! Nel giro di 10 giorni vedrete spuntare dai semi ben annaffiati i verdi germogli e poi la piantina crescerà ad una tale velocità che vi sembrerà di avere sul balcone il fagiolo magico delle fiabe…  Continua a leggere

‘The Fairy’, la magica minirosa che riempie di fiori il balcone

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Piccole tenere roselline freschissime che fioriscono così riccamente da ricadere a grappoli dal vaso: è la magia della rosa ‘The Fairy’, una varietà che di fatto, visto lo spettacolo che offre quando è in fiore, sembra uscita dritta dritta da una favola. E’ un utile gioiello floreale della prima metà del secolo scorso, scelta vincente in molte situazioni perché molto facile da coltivare e di sicuro effetto scenografico: come d’incanto, si trasforma in una nuvola di fiori. Della minirosa ‘The Fairy’ ci parla la nostra esperta, Elisabetta Pozzetti, per una nuova puntata della rubrica ‘Rose Perfette‘ di Fiori&Foglie: pronti a seguire la magia? Continua a leggere

Fiori? No, grazie. In vaso mettiamoci il muschio

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In vaso mettiamoci il muschio. E’ con questo slogan curioso che – soprattutto in questi giorni piovosi! – possiamo guardare alle nuove proposte per un giardinaggio insolito, dove protagoniste non sono più le corolle. Nelle più recenti mostre-mercato, sempre avvolte da un tripudio di fiori, il  vivaista di Central Park, Mario Mariani, specializzato in piante particolari, ha proposto vasi di muschio, soffici cuscini vegetali che più che ai pollici verdi fanno pensare al design. Ma prima di noi la bellezza del muschio l’hanno scoperta da secoli i giapponesi: a ovest di Kyoto infatti si possono visitare i giardini di Saiho-ji, moss garden in cui le superfici vengono ammorbidite e colorate da 120 tipi di muschio che si sporgono sul laghetto zen. Ma cosa affascina tanto di un vegetale che mentalmente abbiamo da sempre relegato ai boschi di montagna o tuttalpiù ai presepi? Continua a leggere

Addio pesci rossi, benvenuti Medaka, pesciolini del riso!

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Dorati, rossi e bianchi, tricolori o addirittura iridescenti: sono i Medaka (pronuncia medakà), piccoli robustissimi pesciolini in arrivo dal Giappone che, con i loro 4 centimetri da adulti, vivono in pochi litri d’acqua popolando tinozze, bacili, mini-pond e micro laghetti nei nostri compressi spazi di città. Notissimi in Oriente, dove vengono considerati “pesci per bambini” per la facilità delle cure che richiedono, stanno arrivando in Italia grazie ad un esperto di piante palustri, Roberto Pellegrini (ve lo ricordate nell’articolo su come creare un laghetto in un vaso?) e al suo gruppo d’acquisto. Dal giorno in cui hanno toccato suolo italiano, tre anni fa, ora sono sempre più i Medaka (nome proprio Oryzias latipes) che popolano con successo le vasche degli appassionati. Ed ecco cosa ci ha raccontato Roberto di questi intriganti pesci ancora poco conosciuti ma che promettono di rimpiazzare presto i mitici pesci rossiContinua a leggere

Fiori e sangue: la guerra a Damasco uccide anche le rose

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Il suo profumo è leggendario, ma ora si mischia con il fumo acre delle esplosioni in una città martoriata da una lunga guerra. La rosa di Damasco, coltivata nei campi e parte profonda della cultura siriana, sta accusando l’assenza delle famiglie che se ne prendevano cura. Petalo per petalo, al fine di estrarre la preziosa essenza,  la rosa damascena veniva raccolta a mano all’alba. Frutto di duro lavoro,  dai sacchi di delicati petali si distillano olii essenziali, cosmetici, terapeutici e acqua di rose, che in tutto il Medioriente viene utilizzata come bevanda rinfrescante, aroma per i dolci, aggiunta negli incensieri delle moschee e usata per augurare buona fortuna ai matrimoni. Ma coloro che raccoglievano le corolle adesso fuggono dalla guerra verso altri paesi: impossibile occuparsi delle rose nei campi martoriati, senza alcun riparo dalle bombe. Continua a leggere