La calda estate di città tra rose e oleandri in fiore

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Migliaia di piccoli fiori di tutte le tonalità fra il rosa e e il rosso spiccano indomite sotto il sole cocente mentre grandi arbusti dalle belle foglie lanceolate sfoggiano mazzetti di brillanti corolle dimenticando, sfacciati, che l’estate è troppo calda per produrli.E’ lo spettacolo inconsueto che si presenta sin da maggio e dura ancora in questo infuocato mese di luglio. E non stiamo parlando di una ridente località balneare, ma di rotonde e aiuole piene di fiori in mostra lungo la provinciale Cassanese, nella periferia milanese del Parco Agricolo Sud, ai bordi di Segrate. La grande direttrice autostradale che collega questa zona a Milano ribalta un luogo comune che vede strade e autostrade come strutture brutte, inquinate ma necessarie. Al contrario, questa superstrada, rinnovata nel layout, adeguatamente irrigata e curata, si presenta come una delle zone più fiorite dell’hinterland della grande città.

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A sfidare la canicola dell’estate di città sono stati scelti arbusti da fiore robusti che prosperano senza troppe cure: la Cassanese è popolata soprattutto da rose paesaggistiche e rose rugose abbinate ad oleandri. La scelta è azzeccata: le rose danno fioriture a ondate continue per tutta la bella stagione e bacche colorate in autunno ma perdono la foglia in inverno, mentre l’oleandro fiorisce in grande abbondanza per tutta l’estate ma conserva la vegetazione, mantenendo dunque verdi anche durante l’inverno snodi, aiuole e margini stradali.

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Gli oleandri peraltro si presentano ad arbusto nello spartitraffico, dove la manutenzione è poco agevole, ma sono stati messi a dimora esemplari ad alberello lungo i margini: crescendo, diventeranno spettacolari filari strabordanti di fiori nella stagione più calda.

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E mantenendo forte il filo “verde”, anche Segrate ha adottato le rose paesaggistiche per le aiuole delle zone rinnovate della cittadina aderendo ad un progetto di parco urbano estremamente articolato che abbraccia gran parte dell’abitato.

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La tendenza di un verde che “contamina” l’architettura è in atto all’estero già da tempo: parti della città di servizio – tunnel, metro, ponti, strade – dove prima non esisteva spazio per altro che cemento e ferro, ora vengono pensate con un occhio di riguardo all’ambiente e all’impatto sul paesaggio senza che questo ne comprometta la funzionalità. In Olanda da anni si creano sovrappassi che mettono in collegamento i due margini stradali opposti permettendo così a piante ed animali di spostarsi, in America si creano parchi pubblici come la High Line sulle sopraelevate dismesse, a Londra si progetta il London Garden Bridge, un ponte-giardino sul Tamigi, a Madrid i margini di un fiume che entra in città sono diventati uno spettacolare parco, il Parque Lineal de Manzanares, tra i luoghi preferiti dai cittadini per fare sport e rilassarsi tra il verde la domenica.

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