L’ingegnere della Toyota che pianta foreste “on demand”

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Ha iniziato piantando una foresta tutta sua sul suo terreno nel Kashipur, a nord dell’India: 270 alberi che crescono rigogliosi e che ospitano una varietà di animali e biodiversità. Poi ha deciso di farne un business e ora crea foreste su commissione lì dove servono, nelle grandi città popolose come nelle zone a ridosso di impianti inquinanti o in terreni troppo sfruttati. E funziona. Parliamo dell’ingegnere indiano Shubhendu Sharma, il fondatore di Afforestt, grazie a cui sono nate in India oltre 75 nuove foreste. Perché lo fa? Per “riparare” il Pianeta, creando nuovi polmoni verdi “a richiesta”.

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A dire il vero tutto nasce da un… seminario aziendale! La Toyota infatti ha un insospettabile lato verde: proprio seguendo il progetto di messa a dimora di 30mila alberi su suolo aziendale sotto la guida del botanico Akira Miyawaki, l’ingegniere indiano Shubhendu Sharma viene affascinato dal ‘Miyawaki Method‘, un metodo di coltivazione sviluppato dallo stesso botanico che permette, grazie alla scelta di specie precise, di ridare fertilità ai terreni degradati e impoveriti e recuperare la vegetazione primigenia locale.

Tramite l’attento utilizzo di piante pioniere, foglie secche con cui nutrire il suolo, funghi “buoni” (micorizze) in grado di aiutare la crescita, un impianto fitto e un’attenta selezione vegetale – piante da sottobosco, arbusti e grandi alberature che riproducono gli “strati” che si creano naturalmente in una foresta – il metodo consente una crescita veloce di un polmone verde “on demand” che dopo il terzo anno non richiede più cure.

Negli ultimi anni, con l’aumento della consapevolezza di quanto siano vitali per noi alberi e piante, Afforestt è riuscita a creare collaborazioni con enti governativi e dato vita a progetti in 23 città piantando quasi 200mila alberi.

Il sito di Afforest: www.afforestt.com

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