L’Ex Area Expo? Sarà un Parco della Scienza tra 440mila mq di verde

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La vasta superficie, acquistata a caro prezzo, su cui si è svolta Expo a Milano ha trovato finalmente una sua destinazione: trasformarsi in Parco della Scienza, del Sapere e dell’Innovazione. Vi avranno sede lo Human Technopole guidato dall’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova e il campus delle facoltà scientifiche dell’Università Statale di Milano. Interessati anche Novartis, Bayer, Roche e potrebbe insediarsi anche l’Agenzia Europea del Farmaco, che si sposa da Londra causa brexit. Ma come verrà esattamente organizzato l’immenso terreno lo si saprà solo grazie al masterplan, che conterrà il piano di sviluppo dettagliato dell’area nel 2017, con apertura dei cantieri nel 2017-2018. Un punto fermo però c’è già: secondo l’accordo approvato dai Consigli di Milano e Rho nel 2011, nell’area dovrà essere realizzato un enorme parco di 440 mila metri quadrati.

Entro tre settimane sarà pubblicato il bando di gara con cui si sceglierà l’advisor che supporterà Arexpo nella realizzazione del masterplan per lo sviluppo dell’area e del Piano industriale della società pubblica proprietaria delle aree dove si è svolta l’esposizione universale. Il bando si chiuderà a fine dicembre e avrà un valore che potrebbe essere attorno ai 2,8 milioni di euro corrispondente all’1% del valore delle aree. Sarà una gara aperta, in un’unica fase, di livello europeo, senza lotti.

Alla fine di novembre nuovo assetto proprietario per Arexpo: il governo avrà la quota di maggioranza relativa (attorno al 40-45%), con una riduzione delle quote di tutti gli altri soci, Comune di Milano e Regione Lombardia, che avranno due quote uguali. Fondazione Fiera Milano non dismetterà le proprie quote, che si ridurranno come quelle degli altri soci. Arexpo al momento ha un patrimonio netto di 94 milioni di euro, gli asset immobiliari valgono 290 milioni di euro, mentre il debito si aggira attorno ai 90 milioni di euro.

IL PARCO
Il parco previsto dall’accordo tra i comuni però non ha ancora una progettazione definita. L’a.d. di Arexpo Giuseppe Bonomi ha spiegato che non si tratterà di un’area verde unica ma di un “verde diffuso”, con aree verdi di 100 mila metri quadrati in diverse parti del sito. “La risposta su questo punto” – dichiara Bonomi – “arriverà dal masterplan ma per noi il tema ambientale è una componente di successo dell’operazione. Sarà un driver del masterplan”. Attualmente l’area ha una dotazione di verde del 20%, 250 mila mq con 97 mila piante. La riapertura del sito nei mesi estivi è costata 40 milioni di euro, di cui 15 di investimento sulla Triennale di Design.

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