#Palme di fronte al Duomo? Milano è piena…

Le hanno portate nella notte in Duomo le palme che comporranno l’aiuola sponsorizzata da Starbucks di fronte alla Madonnina. E si è scatenata la levata di scudi: sui social è tutto commentare che “no, le palme che cosa c’entrano con Milano”. Già, peccato che di palme Milano è piena, e non da oggi. Ma forse ci si fa caso solo ora, che sono diventate il “peccato vegetale” del Comune che ha sposato l’allestimento esotico dell’aiuola più in vista della città.

Il Sindaco Sala è prudente: su Instagram ha postato la foto del nuovo layout paesaggistico dell’aiuola commentando che certo, “Milano osa eh..” però che da cittadino sospende il giudizio: “Tendenzialmente non mi dispiace, però, voglio vedere bene, quando tutto sarà finito”.

Mentre si scatenano i pro e i contro, su twitter con l’hashtag #palme in trend topic si postano parodie che vanno dal Duomo versione minareto alla Piazza meneghina popolata da cammelli. Proprio il tocco esotico che è piaciuto all’Assessore al Verde Pierfrancesco Maran e che lo sponsor ha fatto suo dichiarando per bocca del presidente Martin Brok: “Siamo molto orgogliosi di regalare alla città di Milano un bellissimo giardino”. Che per contratto durerà 3 anni e porterà bei soldini alle casse del Comune.

Divertenti i commenti che gridano allo scandalo chiedendo “piante autoctone”: considerando quanto le palme sono diffuse in Italia, potrebbero tranquillamente ambire a quello status. Peraltro poca o nulla attenzione è stata destinata in passato alla stessa aiuola quando vi comparivano alberature dal look più tradizionale. Chissà che le ormai famose #palme del Duomo non diventino un’ottima scusa perché i cittadini finalmente si accorgano del verde che hanno intorno. Il caso #palme è già comunque un successo marketing, considerato l’effetto viral che hanno scatenato.

Palme rigogliose nel cortile di un edificio storico a Milano

Checché ne pensino i milanesi tra l’altro, le palme in questione non avranno problemi con gli inverni padani (tra gli amanti delle piante la specie Trachycarpus fortunei è famosa per la sua resistenza a gelo e neve), quindi sono destinate a restare. Più dubbia la resistenza agli elementi dei banani che faranno parte della composizione vegetale, ma sicuramente la cosa è stata risolta in fase progettuale dall’architetto Marco Bay.

Rimane la curiosità di vedere l’allestimento completo: solo a quel punto si potrà comprendere l’effetto finale. Quindi siano benvenute le #palme in Piazza Duomo. Sempre che il Comune non si faccia spaventare tanto da fare marcia indietro.

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