Papaveri selvatici negli spartitraffico? Sì, grazie!

Fiamme di carta velina che danzano al vento. E’ questa l’impressione che si ha in questi settimane, quando negli spartitraffico e negli spazi incolti spuntano a centinaia, come per magia, dai prati asciutti, le corolle infuocate dei papaveri che splendono al sole e che con leggerezza incantatrice piegano i petali alla brezza. Ammirandoli, si accendono in noi sentimenti ed emozioni, ma per godere della loro presenza ogni anno, bisogna che i comuni rispettino un’accortezza…

Occorre infatti lasciare intatti i prati per il tempo necessario a che la fioritura si concluda: in questo modo i papaveri potranno produrre i loro preziosi semi che, per crescere e svilupparsi, si accontenteranno della sola pioggia. Questo garantirà spazi ricchi di corolle, senza alcun lavoro umano, anche negli anni successivi.

Una questione estetica? Affatto. I papaveri sono una gradita presenza che arricchisce la biodiversità, attirando gli insetti. I semi sono edibili e molto apprezzati nelle insalate, mentre i germogli sono una golosità della cucina della campagna, saltati in padella e usati per le frittate. Con i fiori si tingono i tessuti per il loro acceso colorante naturale. Tutte tematiche queste, che stanno conquistando da qualche tempo anche le nostre città, troppo impermeabili alla natura.

Questo dono floreale è poi molto speciale: i papaveri selvatici (Papaver rhoeas) sono piante erbacee estremamente delicate che non reggono la raccolta: se recisi dalla pianta, i fiori si ammosciano subito. D’altra parte non amano neanche i trapianti: è quindi necessario che i semi si sviluppino in loco. Se, come accade spesso, si interviene troppo presto tagliando l’erba nei prati e negli spazi di risulta, si vanifica l’opportunità per questi fiori di produrre le capsule che spargeranno i semi e moltiplicarsi. Nessun impegno particolare viene richiesto all’uomo da questa specie: basterebbe ritardare di un paio di settimane l’intervento dei tosaerba, in particolare quelli comunali che agiscono per date pre programmate.

Questi fiori insomma vogliono fare tutto da soli, come sanno bene oltremanica, dove questa corolla che sboccia spontanea nei campi è associata ai caduti in battaglia, come ha raccontato a Fiori&Foglie qualche tempo fa l’amica Luisella Rosa.

Seguendo dunque la tendenza dei prati fioriti urbani, avremo meravigliosi spartitraffico ricchi di papaveri anche lì dove la città sfuma nella campagna: basterà seguire l’accortezza di lasciarli fare.

PS. Impazzite per i papaveri e li vorreste a tutti costi anche nel vostro giardino? Cercate le varietà di papaveri perenni 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *