Caldo africano nelle città senza alberi: è ora di cambiare

Fa così caldo che in Arizona i piccoli aerei non possono decollare. Il termometro lì ha toccato i 49 gradi e la densità dell’aria, spiegano gli esperti, non permette più a velivoli di 50 posti di volare. Restano a terra, per sicurezza. Ma nella vita di tutti i giorni in questo giugno bollente facciamo le spese di questo meteo africano ogni giorno. Basta percorrere i viali di una delle nostre grandi città, dove solo l’asfalto bruciante ha diritto di cittadinanza. Invece, niente alberi, perché li abbiamo abbattuti, potati e ci siamo dimenticati – ancora – di piantarli lungo le strade urbane.

E adesso paghiamo caro, carissimo il prezzo dell’assenza delle loro chiome ombrose, che renderebbero più vivibili le nostre città, sempre più in questa lunga stagione torrida. Ma ci sono persone che lottano da tempo a livello nazionale per aumentare il verde in strade e piazze, per riportarci la natura e aumentare la nostra qualità della vita, che soffre questo disagio, affogata tra sole impietoso, aria inquinata, cavi e cemento.   Domani, venerdì 23 giugno, se ne parla al Convegno in Corso Monforte 23 a Milano, ore 10.00. E ci saranno esperti a spiegare perché alberi e arbusti non sono ornamenti, decorazioni, ma necessità.

Fiori&Foglie ci sarà, e voi?

4 risposte a “Caldo africano nelle città senza alberi: è ora di cambiare

  1. Non so che lavoro fa Stefano ma io che sono un costruttore e manutentore del verde non mancherò di sicuro a questo Convegno e spero che tanti altri miei colleghi partecipino. Perché si parlerà anche di detraibilita’ fiscale per i lavori di costruzione e manutenzione del verde !! Se passerà la proposta di legge per questa detraibilita sarebbe strategico per lo sviluppo del ns settore.
    Nicola

    • Ottimo. Speriamo che si parli di agronomia urbana e dei danni che gli urbanisti causano quando vengono chiamati a progettare

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