Parcheggi bollenti con alberi rachitici: perché?

Avete presente quando, alla disperata ricerca di fresco in quest’estate bollente, in un parcheggio, al centro commerciale, siete costretti a mettere la macchina al sole? Al vostro ritorno l’auto è un forno, al punto che il volante scotta e dentro non si respira. Basterebbe parcheggiare nei pressi di un albero, giusto? Sembra facile, e invece no. Gli alberi nei parcheggi non fanno ombra. Abbiamo chiesto a Stefano Lorenzi, esperto arboricoltore, come mai: ecco cosa ci ha detto…

Sempre più spesso entrando in autogrill, centri commerciali, fast food, stadi, ci troviamo di fronte a parcheggi che sono privi di alberi oppure, quando presenti, sono piccoli e malandati. Purtroppo in Italia la normativa permette a queste grandi realtà di prenderci in giro mettendo alberi ridicoli in spazi angusti, dove crescono stentati, e spesso dopo 2 anni, muoiono.

A bilancio e numericamente gli alberi ci sono: ma in realtà, non servono proprio a niente.

In una società civile, dove la programmazione delle città del futuro passa da una gestione del verde realmente ben fatta, non si può accettare un centro commerciale abbia i permessi per costruire un enorme parcheggio ma ci propini poi alberelli brutti, sofferenti e destinati a morire. Nei viali di città come nei parcheggi DOBBIAMO PRETENDERE alberi realmente utili piantati in spazi adeguati, e adeguatamente curati. E che magari siano belli – dopotutto la città è casa nostra, in modo da rendere più accettabili queste distese di asfalto.

Anche noi singoli cittadini possiamo fare qualcosa per migliorare questa realtà: nei questionari di gradimento che spesso ci propinano via telefono o per iscritto, impariamo a lamentarci per la mancanza di alberi, sottolineando il fatto che vogliamo ombra nei parcheggi, ombra fornita da alberi… E no, non vanno bene i pannelli di metallo.

Perché no? Perché le grandi aree asfaltate o cementate amplificano gli effetti del grande caldo, asciugano l’aria e alzano la temperatura in città. Gli alberi sono i termoregolatori delle città. Ci aiuterebbero anche a difenderci dal freddo e dal gelo, non solo dal caldo eccessivo. Ma i cittadini in primis devono pretendere che in ogni nuovo progetto realizzato, siano effettivamente presenti alberi sani in spazi adatti: non accontentiamoci di 4 cespugli rachitici messi lì per far finta di aver ottemperato alla legge.

Basterebbe scegliere le specie più adatte a questo contesto, che abbiano una chioma ombreggiante (evitando la robinia, per esempio, che ha rami fragili o il pioppo cipressino), e piantarli non in stretti tondini ma in trincee, in modo che le loro radici abbiano l’agio di estendersi. E si può fare senza sacrificare posti auto. Lo spazio adatto, una buona cura nei primi tre anni di vita, e qualche rinforzo con biostimolanti per l’apparato radicale, sono le 3 condizioni-chiave per ottenere grandi alberi forti e sani.

E gli alberi che sporcano? Tigli, Celtis e Acacie in salute non verrebbero attaccati da parassiti che poi, con la loro melata appiccicosa, imbrattano le auto. Solo alberi grandi e sani possono offrirci parcheggi comodi e ombreggiati, con auto al riparo dal solleone.

5 risposte a “Parcheggi bollenti con alberi rachitici: perché?

  1. Accordo completo. Importante realizzare nei paesi polmoni verdi che servano anche per gli animaletti sfrattati ovunque. Piante autoctone con scarse esigenze di manutenzione .Piccole boscaglia
    MA CHE SIA VERDE!

  2. Indichi questi alberi… in riferimento alla normativa e al rispetto delle regole… ci si dimentica che le attività commerciali hanno un unico scopo vendere e per vendere pretendono visibilità. Sulle attività commerciali vengono spalmate una serie di imposte insostenibili a volte per nulla giustificate. Il nostro buon governo oltre ad esercitare esose pressioni fiscali pretende di trasformare i parcheggi in aree verdi…. finiamola che parcheggi restino parcheggi ed i parchi diventino parchi fruibili per tutti.
    Oltretutto le imposte che pagano le attività commerciali non sono presenti nelle aziende che operano nella vendita on line. Quando chiuderanno i negozi, ci troveremo di fronte ad aree non più presidiate e qualcuno inizierà a lamentarsi della chiusura dei centro commerciali che nel bene o nel male avevano sostituto le nostre piazze.

    • Vedo che dell articolo ha capito poco o nulla.
      In una citta’ del futuro il verde DEVE essere integrato agli edifici e alle aree cementate per limitarne gli effetti negativi.
      Un parcheggio puo’ timaner parcheggio pur essendo ricco di alberi.
      OVVIO che deve cambiar la cultura e la percezione delle persone sull importanza degli alberi.
      Se si considera prioritaria l auto la strada e’ segnata verso un lento ed inesorabile declino

  3. Sono d’accordo! Bisogna piantare alberi nei parcheggi! Ma quali? Non mi è chiaro se consigliate il tiglio, il celtis e l’acacia …
    Nel mio posto auto condominiale c’è un albero di cui non sono riuscita a identificare la specie, ma produce una melata molto appiccicosa che causa non pochi problemi alla mia auto e quindi vorrei sostituirlo, ma non so con quale specie. Potete consigliarmi? Preciso che avrebbe molto spazio per espandersi perché ci sono circa 10_ 12 metri di distanza da ambo le parti.
    GRAZIE!

    • Ciao Monica,
      una precisazione sulla melata.
      Non viene prodotta dalla pianta, che non ha nessuna colpa, ma dagli afidi, piccoli insetti che possono attaccare le piante pungendo e succhiando la linfa che viene trasformata in melata zuccherina molto gradita alle formiche.
      Inoltre va detto che il problema degli alberi nei parcheggi spesso non è tanto l’ampiezza della chioma (che anzi, se è più ampia offre più ombra d’estate) quanto lo spazio disponibile per le radici e la necessità di irrigazione per almeno i primi 3 anni dall’impianto.

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