Con una spina nel cuore: i primi passi nel mondo dei cactus

Avete anche voi una spina nel cuore? No, non parliamo di rose o di turbamenti sentimentali 😉 ma di chi è caduto preda del curioso fascino dei cactus, piante dalla forza incredibile, capaci di adattamento a condizioni estreme come quelle dei deserti… e delle nostre case, dove molte altre piante non riescono a sopravvivere. Dagli esperti dei Garden Viridea, ecco qualche consiglio su come e con chi di loro iniziare… perché la vostra sia una storia d’amore di successo!

CACTUS E PIANTE GRASSE: 2 COSE #
Chi ama queste creature vegetali dall’aspetto curioso dovrà conoscere alcuni semplici elementi di botanica per meglio rispettare le loro esigenze e ottenere un buon risultato. Prima di tutto, non vanno confusi i cactus con le “grasse” o succulente: i primi sono le specie che fanno parte dell grande famiglia delle Cactacee, vengono quasi tutti dal Centro America, possono essere con o senza spine, minuscoli o giganteschi, quasi tutti temono il freddo e l’umidità persistente. Le succulente sono invece le piante di varie famiglie che presentano la caratteristica di avere foglie “cicciotte”, capaci di conservare a lungo acqua al loro interno, come le aloe, le agavi, le euforbie e tante altre piante che non sono cactus. Alcune succulente resistono al freddo intenso, per esempio i semprevivi, con le loro rosette di foglie che sopravvivono anche all’aperto sulle Alpi.

6 CACTUS SUPER FACILI
Coltivare cactus in casa e in ufficio è un’attività divertente e semplicissima, ma chi è alle prime armi e ha davvero poco tempo dovrà scegliere le specie super facili. Non lasciatevi spaventare dal nome a volte complicato: lo Aporocactus o “Coda di topo”, l’Astrofito, la Mammillaria, il Cereus, lo sferico Echinocactus o “Cuscino della suocera” e l’Epiphyllum o “Lingua di suocera”, che regala grandi fiori, sono solo alcuni dei cactus più resistenti, ideali in casa e in ufficio. Un consiglio importante: al momento dell’acquisto fatevi sempre dire di che cactus si tratta, richiedete il nome botanico e segnatevelo per non dimenticarlo: sarà utile per trovare su libri e sul web i suggerimenti per coltivare bene la vostra creatura spinosa.

QUANTA ACQUA?
I cactus richiedono solo pochi minuti di attenzione. In inverno può bastare un mezzo bicchiere d’acqua una volta al mese; in estate le irrigazioni dovranno essere più frequenti, anche ogni due o tre giorni se i vasi sono in balcone al sole. Indispensabile una posizione molto luminosa, possibilmente fresca, lontano da fonti di calore e correnti d’aria. Tenete a portata di mano un pennellino morbido e periodicamente utilizzatelo per pulire bene e asportare la polvere tra le spine. Il nemico peggiore? L’umidità eccessiva: dopo aver innaffiato, l’acqua non deve ristagnare nel sottovaso per più di 15 minuti, e prima di bagnare tastate con le dita il terriccio: deve essere del tutto asciutto.

BELLI E UTILI
Non è vero che i cactus “attirano” le radiazioni elettromagnetiche emesse dai computer, ma lavorare in ambienti ricchi di verde e di bellezza naturale aiuta a trovare serenità e quindi concentrazione ed energia creativa. Inoltre, i cactus – condizioni climatiche permettendo – sono perfetti in giardino e in terrazzo, in estate, per affrontare un clima che cambia, risparmiare acqua e ottenere una bellezza che si accontenta di poco… per dare moltissimo.

CON UNA SPINA NEL CUORE: istruzioni per l’uso – Il consiglio di Viridea
• Dopo l’acquisto, tutti i tipi di cactus vanno rinvasati in un contenitore di una o due misure in più, con foro sul fondo. Uno strato di biglie d’argilla sul fondo del contenitore e un buon terriccio per Cactacee sono indispensabili per creare le condizioni di benessere alle radici.
Il concime liquido del tipo per Cactacee va somministrato nel dosaggio consigliato (meglio scarso che abbondante) ogni 12-15 giorni da aprile a settembre e sospeso in inverno, salvo che per il grazioso “Cactus di Natale” (che cactus non è!).
Innaffiate con acqua a temperatura ambiente in tutte le stagioni: evitate di bagnare con acqua molto fredda in estate, per non causare shock alle radici.

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