Pistoia: a scuola all’aria aperta, in giardino e in terrazzo

Secondo il preside Paolo Biagioli, i ragazzi al liceo devono essere agevolati nell’apprendimento sfruttando in modo diverso gli spazi scolastici. Che non sono più solo le classi, ma anche l’outdoor o quei locali in rapporto con l’esterno che in genere, nelle scuole come le conosciamo, diventano spesso magazzini. Ecco dunque che il terrazzo o il giardino diventano spazi appetibili per lezioni all’aperto, perché si “respira l’aria buona” e ci si gode il panorama. Accade al liceo scientifico “Amedeo di Savoia Duca d’Aosta” di Pistoia, che sta vivendo in questo senso una piccola, interessante, rivoluzione.

Studenti nel parco della High Line di New York

La curiosa notizia è intrigante perché procede nella direzione di una visione della didattica più moderna che cerca di recuperare il rapporto con l’ambiente esterno che spesso perdiamo presto, persino dall’infanzia. Non è una novità che moltissimi nidi e asili di questi tempi scelgono, per comodità, di pavimentare con erba artificiale o resine le poche zone verdi in cui i bimbi giocano.

Ci sono invece “correnti” educative che vanno in un senso diametralmente opposto, come suggerisce l’esperienza degli Agriasili e quella degli Asili nel bosco, dove i bimbi giocano tra alberi e prati sotto il controllo degli adulti, ma sono liberi di sporcarsi e di sperimentare sulla propria pelle gli elementi naturali, dalle piante, agli insetti, agli animali.

Il Preside di Pistoia ha introdotto nel suo liceo anche un’altra novità: ha rivoluzionato la biblioteca scolastica, poco frequentata, introducendo poltrone e divani, che l’hanno resa l’ambiente scolastico più richiesto. L’idea è che il contesto meno artificiale faciliti una relazione tra docenti e studenti meno rigida – non nei contenuti ma nelle modalità – che possa così rendere più interessante le lezioni, impostandole come interessanti conversazioni.

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