Per frutti dimenticati e asini di campagna è tempo di rivincita

La Pera angelica marchigiana macchiata di rosso, la  Patata turchesa dei monti abruzzesi, la salutistica Fagiolina del Trasimeno: questi e molti molti altri i doni della nostra agricoltura, con radici che spesso si perdono nel tempo, salvati in extremis da un esercito di appassionati, agronomi, botanici e coltivatori, tra cui i 369 ‘agricoltori custodi’ della biodiversità censiti da Coldiretti, per il 25% sotto ai 40 anni. Insieme ai frutti dimenticati, si assiste alla riscossa di un animale che associamo mentalmente alla campagna ma che da li ha rischiato di sparire: l’asino.

Risorge dalle sue ceneri: quasi scomparso dalle fattorie, il numero degli asini in questi anni si è quintuplicato, toccando quota 62 mila, dice Coldiretti. Il merito di questa riscossa? Una visione in chiave contemporanea dei servizi dell’agricoltura, esplosi a 360 gradi, fino a coprire aree di interesse e settori mai toccati prima, come salute, benessere, turismo. Ed ecco allora che il latte d’asino diventa un superfood, un alleato per la cura della pelle, mentre l’asino stesso si trasforma in un compagno ideale per la pet-therapy e in una calamita per i turisti.

Sull’onda dell’apertura di nuovi mercati, e sulla consapevolezza della ricchezza che si stava perdendo, si sono recuperate popolazioni locali di questo animale quasi estinte, come l’asinello albino dell’Asinara dal manto candido, la pelle rosa e gli occhi celesti, l’asino dell’Amiata usato nella riabilitazione dei disabili, il Martina Franca, l’asino gigante prezioso per il suo latte, ma anche il Sardo, il Romagnolo e il Pantesco di Pantelleria.

Per la frutta dimenticata è ormai in atto un recupero straordinario, tra mille difficoltà, delle centinaia di varietà a rischio di scomparsa, a volte basato su un pugno di piante superstiti coltivati dagli anziani in qualche località sperduta. Basta pensare che in Italia – sottolinea Coldiretti – fino al secolo scorso, si contavano 8 mila varietà di frutta, arrivate oggi a poco meno di 2 mila.

Frutti e razze dimenticate erano in mostra al Villaggio della Coldiretti, svoltosi con oltre 400 stand lo scorso fine settimana per 3 giorni su 80mila mq al Circo Massimo a Roma, richiamando più di un milione di visitatori nonostante il maltempo. Protagonista la biodiversità anche in provincia di Piacenza, alla tradizionale rassegna di Frutti Antichi al Castello di Paderna promossa dal FAI (Fondo Ambiente Italiano).

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