La petizione online: fateci andare nell’orto

Attività fisica all’aria aperta, contatto con la terra, distrazione, relax e verdure fresche: sono tanti i vantaggi di chi, in questo momento di forzata quarantena antivirus, può coltivare un pezzetto di terra. Facile con un orto nel proprio giardino, ma per chi invece ha la sua parcella privata da coltivare fuori dalle mura casalinghe, il discorso si fa più complesso: muoversi per andarci non si può, perché non è riconosciuta tra le “necessità essenziali”. Ma c’è chi invece ritiene l’orto un’occupazione preziosa soprattutto ora, in tempi di forte stress: da qui l’appello online diretto al Presidente del Consiglio Conte. Continua a leggere

DPCM: consentita la vendita e la spedizione di piante, erbe e fiori

In quanto parte dei prodotti agricoli (codice Ateco 1), produzione, commercializzazione, trasporto, spedizione e consegna di piante, erbe aromatiche, semi e fiori sono ammessi dal DPCM del governo del 22 marzo 2020 contenente le misure restrittive anticontagio per il Coronavirus. E’ la specifica pubblicata nella serata di ieri, 26 marzo, sul Sito del Consiglio dei Ministri nella sezione delle Faq (domande frequenti) che conferma dunque la possibilità, per il comparto del verde, di continuare a lavorare, tenere aperti i vivai e alzata la testa per sopravvivere all’enorme calo di fatturato generato dalla drammatica situazione in essere. Continua a leggere

Coldiretti scrive a Conte: “1 miliardo di piante e fiori distrutti, servono misure urgenti”

Ettore Prandini, presidente nazionale di Coldiretti, prende in mano “carta e penna” e chiede al Presidente del Consiglio Conte urgenti misure che vadano in soccorso alle aziende florovivaistiche. Il comparto del verde sconta infatti drammaticamente le ordinanze restrittive in vigore contro il Coronavirus. Crollati acquisti ed esportazioni di piante e fiori, cancellate le manutenzioni degli spazi verdi pubblici. “Le conseguenze sono pesantissime per un settore che vede impegnate 24mila imprese con dipendenti per oltre 4.000.000 di giornate lavorative, un’occupazione complessiva superiore alle 200mila persone, per un valore di circa 2,5 miliardi di euro, di cui oltre 900 milioni di euro di esportazioni”, scrive preoccupato Prandini. Continua a leggere

Fiori e piante: beni non essenziali a chi?

Aziende florovivaistiche in ginocchio a causa dell’emergenza coronavirus. Perché in realtà quei “beni non essenziali”, essenziali lo sono eccome, per chi di piante e fiori ci vive. Se di mestiere fai il florovivaista, piante in vaso e fiori recisi per questa primavera devi produrli per tempo, coltivando durante l’anno precedente e per tutto l’inverno scorso. Produrre piante e fiori non è qualcosa che si improvvisa. Le piante sono esseri viventi: quando arriva il momento della fioritura, è fatta. Il fiore va reciso, la pianta in vaso va venduta. Perché in pochissimi compriamo piante senza fiori, e gli arbusti primaverili fioriscono 1 volta all’anno. E i bouquet non durano più di alcuni giorni.  Continua a leggere

Manifestazioni verdi rimandate: evviva l’ecommerce!

E’ un continuo arrivare di comunicati nella posta, che segnalano, causa disposizioni sanitarie per il contenimento del coronavirus –  annullamenti, sospensioni e rinvii di manifestazioni verdi, eventi ed aperture di giardini. In ordine di tempo, gli ultimi due comunicati sono giunti dagli organizzatori di “Verdemura” a Lucca e “Orticola” a Milano, manifestazioni grandi e collaudate che, insieme alla “3 giorni per il Giardino” del FAI a Masino, in provincia di Torino, sono le mostre-mercato più attese e amate dai pollici verdi di tutto lo Stivale, e oltre. Per fortuna non si tratta di annullamenti, in questo caso, ma solo di rinvii a nuove date. Continua a leggere