Zona rossa sì, ma con gli orti aperti

Sono indispensabili, gli orti. Perché ci fanno uscire di casa togliendoci lo stress del confinamento casalingo, permettendoci di coltivare ortaggi freschi da consumare. Ed è più facile, all’aperto, mantenere le distanze anticovid. Per questo e per tanto altro, è consentito recarsi al proprio orto anche in tempi di quarantena da virus, quando i movimenti sono ridotti all’essenziale. Durante il primo lockdown di marzo, il governo aveva chiarito questa opportunità e lo stesso ha fatto stavolta, precisando nelle Faq, sul sito istituzionale, la possibilità per tutti di recarsi nell’orto, con la necessaria autocertificazione, anche ove questo si trovi lontano dal domicilio domestico.

Ecco la conferma nelle faq pubblicate dal governo.

DOMANDA: “È consentito, anche al di fuori del Comune ovvero della Regione di residenza, lo svolgimento di attività lavorativa su superfici agricole, anche di limitate dimensioni, adibite alle produzioni per autoconsumo, non adiacenti a prima od altra abitazione?”

RISPOSTA: , la cura dei terreni ai fini di autoproduzione, anche personale e non commerciale, integra il presupposto delle esigenze lavorative, contemplato per le zone “arancioni” e “rosse” dagli artt. 2 comma 4 lett. a), e 3, comma 4, lett. a), del DPCM 3 novembre 2020. Quindi la coltivazione del terreno per uso agricolo e l’attività diretta alla produzione per autoconsumo (quale ad. esempio quella di raccolta delle olive, conferimento al frantoio e successiva spremitura) sono consentite, a condizione che il soggetto interessato attesti, con autodichiarazione completa di tutte le necessarie indicazioni per la relativa verifica, il possesso di tale superficie agricola produttiva e che essa sia effettivamente adibita ai predetti fini, con indicazione del percorso più breve per il raggiungimento del sito.”

Un vivo consiglio? Insieme all’autocertificazione, ortisti, portatevi anche una stampa di questa faq: non tutte le autorità e non tutte le regioni sono al corrente della legittimità degli spostamenti finalizzati al raggiungimento degli orti. E sì, nell’orto si lavora anche a novembre 😉

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