Coldiretti: record per l’export italiano di piante e fiori

Registrato per il 2017 il record storico di quasi 832milioni di euro con una crescita del 28,3% negli ultimi 10 anni delle piante e fiori esportate dal Belpaese nei giardini di tutto il mondo. L’ottimo bilancio commerciale per il comparto del verde italiano è emerso dall’analisi di Coldiretti sui dati Istat e si conferma come trend in piena crescita anche per il 2018. Presumibilmente lo slancio si avvarrà quest’anno di un’ulteriore leva importante: l’entrata di vigore del Bonus verde, che permette lo sconto fiscale del 36% sulla realizzazione e il rinnovo di spazi verdi privati e condominiali.

Il settore di alberi, piante e fiori in Italia vale complessivamente oltre 2,5 miliardi di euro e conta 100mila addetti su 27mila aziende, con punte di diamante in Toscana, nel Lazio e in Liguria. Importanti le innovazioni introdotte di recente, come il marchio “Piante e Fiori d’Italia”, che distingue il Made in Italy nella coltivazione, e l’introduzione del QR code, di agevole lettura per i cellulari, che offre info a portata di mano sulle piante. 

Il dato è importante perché evidenzia una svolta: quella dal “verde ornamentale” a quello che potremmo definire, “verde funzionale”, importante per la salute e la vita delle persone. La spinta propulsiva del settore, frutto anche di una accresciuta sensibilità ambientale, trova pienamente significato nei benefici che il verde assicura, soprattutto nelle grandi città di tutto il mondo, in primis per l’azione antismog e l’ombreggiamento a contrasto dell’effetto “isola di calore”, che con particolare anticipo quest’anno, in Italia abbiamo già cominciato a percepire.

Una pianta adulta – sottolinea Coldiretti – è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili, un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno. Diventa dunque importante aumentare il numero degli spazi verdi e degli alberi nelle metropoli fortemente urbanizzate, maggiormente interessate dall’inquinamento dell’aria e dal surriscaldamento estivo delle superfici. 

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