Piante infestanti: meno danni se sono tutte diverse

Uno dei grossi problemi, quando si coltiva per produrre, è che nel campo, portati dal vento, arrivano spesso i semi di piante infestanti. Inizia così una lotta strenua (e impari!) per eradicarle, spesso tramite diserbanti selettivi, in modo da ottenere una coltivazione “pulita”. Una battaglia ardua contro i meccanismi della natura che comporta pesanti costi, non solo in termini di mercato ma anche in termini di salute a causa dei residui che questo tipo di prodotti possono lasciare sui vegetali che consumiamo. Le ultime ricerche però aggiungono un aspetto da valutare: tanta biodiversità tra le piante infestanti aiuterebbe a ridurre le perdite di produzione delle colture grazie alla reciproca competizione tra specie. Continua a leggere

Pelù canta con Greta Thunberg per l’ambiente

“My name is Greta Thunberg. I am 15 years old. And I am from Sweden. You are never too small to make a difference”. Nel nuovo brano di Piero Pelù “Picnic all’inferno” risuonano le parole, insieme nette e raggelanti, della quindicenne svedese Greta Thunberg direttamente dal suo celebre discorso di fronte ai potenti di tutto il mondo riuniti nel vertice delle Nazioni Unite tenutosi in Polonia nel 2018 sul cambiamento climatico. Ne emerge un “duetto” che si alza come un grido di battaglia contro l’inerzia di politici ed istituzioni, a tutti i livelli. Continua a leggere

Prato sintetico? Rota, Coldiretti: “Se lo mette un giardiniere, meglio che cambi mestiere”

Contribuiscono alle isole di calore nelle bollenti estati di città, è estremamente complicato smaltirli e, durante il loro ciclo di utilizzo, non forniscono nessuno dei servizi ecosistemici (assorbimento di CO2, produzione di ossigeno, assorbimento dell’acqua, arricchimento della biodiversità, ecc) che offre un prato vivo. Citato di fatto come pessimo esempio di verde, il tappeto di erba finta che va tanto di moda nei giardini privati, e purtroppo persino negli asili e nelle scuole – è caduto nel mirino di Alessandro Rota, presidente di Coldiretti Milano, Lodi e Monza Brianza (che conta 6mila aziende agricole) ma anche agricoltore figlio di agricoltori, che con la terra viva ci lavora ogni giorno. Continua a leggere

Arriva in Italia la ciclabile che splende nel buio

Mentre pedali, la pista restituisce la luce nel buio della notte. 10 ore di luminescenza blu data da cristalli di fosfori inglobati nell’asfalto che basteranno per orientarsi, a chi percorre questa particolare ciclabile nelle ore notturne, in zone verdi dove non esiste illuminazione pubblica. Arriva anche in Italia la ciclabile blu che splende di notte, basata sulla tecnologia ideata dalla TPA, Istituto Tecnologie del Futuro di Pruszkow, che ha sperimentato questo tipo di bitume autoilluminante da alcuni anni nei pressi della cittadina di Lidzbark Warminski. Continua a leggere

Fanghi 20 volte più inquinanti nei campi coltivati: risponde il tecnico ambientale

“Con la nuova norma inserita nel famigerato Decreto Genova, basta aggiungere la giusta quantità d’acqua per trasformare i fanghi contaminati in materiale autorizzato ad essere sparso nei campi agricoli dove si coltivano le verdure che porteremo a tavola”. A dirlo un tecnico ambientale intervistato da Fiori&Foglie che spiega che la modifica introdotta dalla nuova norma contiene un “trucco”. Il nuovo limite stabilito per la quantità di idrocarburi pesanti ammessi all’interno dei fanghi passa da 0,05 gr/kg sul secco a 1 gr al kg sul “tal quale” (ovvero sulla materia così come si presenta, cioè idratata). Cosa significa esattamente? Che differenza c’è, rispetto a prima? Cosa implica la nuova norma, che nulla ha a che vedere con la ricostruzione del ponte di Genova, e come gestiscono i fanghi urbani in altri paesi? Continua a leggere

“Che il Sud mandi i suoi forestali ad aiutare i boschi del Veneto”

Il Sud ne ha parecchi, almeno a quanto attestano i numeri: 20mila operatori forestali che sarebbero preziosi per aiutare a raccogliere migliaia di alberi abbattuti nei boschi del Veneto dal forte maltempo delle scorse settimane. Questo il pensiero espresso da Marco Paccagnella, Presidente di Federcontribuenti che dichiara: “La Regione Veneto dovrebbe trattenere quanto alcune regioni del sud spendono per i loro forestali. In Veneto ce ne sono 500, nel sud 20mila: è uno squilibrio scandaloso e ingiustificato. Dobbiamo ripristinare i boschi, servono 5 anni solo per togliere le piante abbattute dal ciclone”. Continua a leggere

La rivoluzione dei papaveri francesi

Papaveri, distese di rossi petali come carta velina che festeggiano ogni anno la fine dell’inverno. Amatissimi, i papaveri selvatici (Papaver rhoeas) fanno parte della memoria delle campagne, quando coloravano i campi di grano. Ora invece, sfrattati, questi fiori vagabondi colonizzano gli spartitraffico e gli incolti di città, dove da qualche tempo per legge non si possono più usare gli erbicidi di sintesi. Per questa loro natura, in Francia i papaveri – i coquelicots – sono diventati un simbolo, quello della lotta ai pesticidi. Continua a leggere