ISSOPO: ecco come si usa

LE QUALITA’ DELL’ISSOPO
L’issopo può essere impiegato per diversi usi: cosmetico, alimentare e nella farmacopea popolare.

ISSOPO: A COSA SERVE E COME USARLO
L’olio essenziale è usato per profumare saponi, creme, lozioni e profumi. Secondo la medicina popolare, sembra che stimoli la circolazione e l’irrorazione sanguigna, per questo la droga viene usata nel trattamento delle ulcerazioni della gola, ma anche in caso di tonsilliti, tossi, raffreddori, bronchiti affezioni polmonari, catarri nasali, usualmente sotto forma di infuso o gargarismi. Se ne produce un ottimo miele.

L’ISSOPO IN CUCINA
Gli estratti e l’olio essenziale trovano impiego nella preparazione di amari, liquori, bevande analcoliche, sottaceti, sughi di carne, gelatine, e prodotti dolciari (caramelle e budini).

ISSOPO: LA PIANTA
L’issopo è un suffrutice rustico di 30-50 cm di altezza, con odore fragrante. I fusti sono eretti, legnosi in basso, con peli crespi minutissimi (0,1 mm). Le foglie (2-3×20-30 mm) sono sessili, opposte e lanceolate. I fiori, riuniti in spicastri terminali, hanno calici generalmente arrossati, conici e dotati di denti a forma di arista e corolle viola-blu. La radice è fascicolata. Il peso di 1000 semi è di 0,8-1,2 g e la durata della facoltà germinativa è di 3 anni.

ISSOPO: COME SI COLTIVA
E’ una coltura che ha una durata di 4-5 anni. Preferisce i climi temperato e temperato-caldi ed i terreni calcarei ed asciutti, anche sassosi, purché soleggiati ed esposti a mezzogiorno. Grazie all’apparato sotterraneo, sopporta temperature molto basse (-15 °C) durante l’inverno e, come altre labiate (lavanda, timo, rosmarino), resiste al secco in estate. Si può coltivare in un vaso capiente dando poca acqua e molto sole: offre una splendida fioritura.

ISSOPO: QUANDO FIORISCE
L’issopo fiorisce con fiori blu-viola d’estate, nei mesi di luglio e agosto.

ISSOPO: COME ESSICARLO
Si utilizzano i fusti con le foglie ed i fiori. Per uso erboristico si adoperano solo le cimette fiorite, per la distillazione, la pianta intera. La massa raccolta deve essere essiccata rapidamente in strato sottile perché tende a riscaldarsi. Le piante raccolte la mattina presto sono più ricche di o.e.. La temperatura di essiccazione deve raggiungere al massimo i 42 °C.

NOME BOTANICO
Hyssopus officinalis
  

MALATTIE DELLA PIANTA DI ISSOPO
Ruggine delle foglie (Puccinia glechome DC.) e oidio (Oidium erysiphoides Fr.) e da insetti minatori delle foglie. L’apparato radicale può a volte essere danneggiato da nematodi. Il miglior metodo è quello preventivo che consiste nel non lasciare troppo a lungo la coltura nello stesso appezzamento. Nella maggior parte dei casi tuttavia, non si richiedono interventi antiparassitari.

 

CREDITS
Scheda in preziosa collaborazione con FIPPO – Federazione Italiana dei Produttori di Piante Officinali