Fiori e sangue: la guerra a Damasco uccide anche le rose

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Il suo profumo è leggendario, ma ora si mischia con il fumo acre delle esplosioni in una città martoriata da una lunga guerra. La rosa di Damasco, coltivata nei campi e parte profonda della cultura siriana, sta accusando l’assenza delle famiglie che se ne prendevano cura. Petalo per petalo, al fine di estrarre la preziosa essenza,  la rosa damascena veniva raccolta a mano all’alba. Frutto di duro lavoro,  dai sacchi di delicati petali si distillano olii essenziali, cosmetici, terapeutici e acqua di rose, che in tutto il Medioriente viene utilizzata come bevanda rinfrescante, aroma per i dolci, aggiunta negli incensieri delle moschee e usata per augurare buona fortuna ai matrimoni. Ma coloro che raccoglievano le corolle adesso fuggono dalla guerra verso altri paesi: impossibile occuparsi delle rose nei campi martoriati, senza alcun riparo dalle bombe. Continua a leggere

Giardinaggio “esplosivo”: decora il giardino con le bombe

Nani da giardino? Ulivi centenari? Pietre lavorate dal vento? Che noia, deve aver pensato un signore della provincia di Imperia. Perché invece non piazzare in giardino due bombe? Quelle sì che sarebbero originali! Detto fatto, eccole lì, pronte in bella mostra, intonse dai tempi che furono. Perfettamente intonate con il verde… Ma la reazione dei vicini di casa non è stata quella di ammirazione che forse l’eccentrico proprietario del giardino si aspettava… Continua a leggere