“BioCouture”: se i vestiti li fanno i batteri… dal caffè!

Si chiama BioCouture, ed è un progetto condotto da tempo da Suzanne Lee, ricercatrice inglese presso la School of Fashion & Textiles di quella fucina di talenti che è la Central St.Martins di Londra. Lo scopo di questi esperimenti è stato quello di ottenere tessuti per indumenti dai microbi che fermentano le bevande a base di caffeina. Il progetto è tornato alla ribalta perché i “vestiti batterici” sono stati esposti nella recente mostra Trash Fashion: Designing Out Waste al Museo della Scienza di Londra Di sicuro l’idea è innovativa, anche se un pò impressionante: ce ne parla la nostra flower stylist Luisella Rosa. Continua a leggere

Il decafeinato direttamente dalla pianta

Sembra una bufala ma invece pare proprio che in futuro potremo consumare un caffé senza caffeina all’origine, decaffeinato già alla raccolta dei chicchi. I ricercatori brasiliani dell’Università di Campinas, nei pressi di Sao Paolo, hanno infatti selezionato una varietà di pianta di caffé in cui la caffeina è assente. Non sarà quindi più necessario, per i produttori, sottoporre i grani al procedimento di decaffeinizzazione. Continua a leggere

“Car-Puccino”, l’auto che va a caffé

Ai giovani, si sa, l’inventiva non manca. La sfida di trovare poi nuove fonti di energia “pulite” sicuramente è stimolante, anche se non sempre le soluzioni funzionano davvero o sono applicabili su vasta scala. Un esempio? L’idea presentata al “Bang Goes The Theory” (www.thebigbangfair.co.uk), seguitissimo programma inglese della BBC che illustra le più incredibili eco-invenzioni in circolazione. Testate però “su strada”. Come nel caso di questa Volkswagen modello “Scirocco” d’annata (1988!) comprata a pochi spiccioli su Ebay e “adattata” dal suo proprietario, Jem Stansfield, non nuovo a queste sfide, a fare il pieno di… chicchi di caffé! Continua a leggere