L’ingegnere della Toyota che pianta foreste “on demand”

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Ha iniziato piantando una foresta tutta sua sul suo terreno nel Kashipur, a nord dell’India: 270 alberi che crescono rigogliosi e che ospitano una varietà di animali e biodiversità. Poi ha deciso di farne un business e ora crea foreste su commissione lì dove servono, nelle grandi città popolose come nelle zone a ridosso di impianti inquinanti o in terreni troppo sfruttati. E funziona. Parliamo dell’ingegnere indiano Shubhendu Sharma, il fondatore di Afforestt, grazie a cui sono nate in India oltre 75 nuove foreste. Perché lo fa? Per “riparare” il Pianeta, creando nuovi polmoni verdi “a richiesta”. Continua a leggere

Il deserto si trasforma in una foresta grazie alle acque reflue

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Sta succedendo in Egitto: si piantano alberi per ridare vita al deserto. Ma come si affronta il problema della mancanza d’acqua? Grazie ad un impianto di irrigazione che porta alle piante l’acqua di scarto delle città prodotta negli impianti di depurazione. Costoso? Non molto, considerato che l’acqua viene trattata quel tanto che basta per poterla usare per irrigare gli alberi, ma non abbastanza per bagnare ortaggi destinati all’alimentazione. La tecnica non è nuova, Israele, come anche l’Arabia Saudita, ne sta sperimentando di simili da anni con successo riuscendo a piantare ulivi e palme nel deserto del Negev.

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Con Boeri Milano si candida per il Congresso Mondiale sulle Foreste del 2021

bosco_verticale520Milano come vetrina per il Congresso Mondiale sulle Foreste. Sarà Boeri a portarne la bandiera alla FAO per il 2021. Ogni sei anni i maggiori esperti mondiali di foreste e alberi si radunano in un paese della Fao per discuterne il ruolo e la gestione nel mondo. Non pensate che si tratti di tematiche lontane da noi. L’argomento verrà trattato a tutto tondo per le vitali influenze sul pianeta che le piante e i polmoni verdi hanno sul clima, sul ciclo dell’acqua, sugli inquinanti, sulla Co2 e sul riscaldamento globale. Parte fondamentale della discussione sarà dunque capire come le città del futuro riusciranno a rendere efficace il loro verde urbano includendolo nella propria struttura urbanistica e aumentandone la presenza secondo le nuove necessità umane, che hanno da tempo superato quelle decorative. Continua a leggere

Gli alberi più vecchi del mondo? Cloniamoli!

Clonare gli alberi più antichi e grandi del pianeta. Quelli che hanno vissuto e “visto” di più di tutti gli esseri viventi. E’ questa l’intrigante attività di cui si occupano gli Arcangeli (ebbene sì, si chiamano proprio così!) dei Vecchi Alberi, associazione senza fini di lucro che sta cercando di salvare il patrimonio genetico dei giganti vegetali dell’umanità. The Archangel Ancient Tree Archive crea così nuovi esemplari utilizzando parti dei grandi alberi che riescano ad attecchire per formare nuove piante identiche all’esemplare originario. Non stiamo infatti parlando solo di semi, ma proprio di “figli” identici fino all’ultimo gene ai propri enormi secolari “genitori”. Insomma, un po’ come si sogna di fare, in stile Jurassic Park, con i dinosauri sperando un giorno di riuscire a ridare vita ad alcuni di quei bestioni di cui la storia ci ha regalato solo le ossa. Perché dunque non farlo anche con gli alberi? Continua a leggere

L’Italia risparmia un miliardo. Grazie agli alberi

Il 2011 è l’Anno internazionale delle foreste. L’Italia può contare su un patrimonio di 12 miliardi di alberi, distribuiti su una superficie complessiva di 10,5 milioni di ettari. L’albero più diffuso è il faggio, con oltre un miliardo di esemplari, tipici degli Appennini. Liguria e Trentino sono le regioni con il tasso di boscosità più elevato (60% del territorio), mentre la Toscana e la Sardegna risultano le regioni che vantano le maggiori superfici forestali. Sono questi alcuni dati dell’Inventario nazionale delle foreste e dei serbatoi di carbonio (Infc) resi noti dal Corpo forestale dello Stato. Secondo le stime, nel quadro del protocollo di Kyoto, per il periodo 2008-2012, l’Italia grazie alle sue foreste risparmierà circa un miliardo di euro in termini di emissioni. Continua a leggere

Google aiuta a salvare le foreste
del pianeta

Google ha presentato, alla conferenza sul clima a Copenhagen, un software che permette di seguire, in tempo reale, la deforestazione del pianeta. In pratica dà la possibilità a chiunque si colleghi alla sua piattaforma tecnologica di stimare e valutare cosa sta accadendo ai polmoni verdi della Terra. Dove sta la vera forza di questo mezzo? Nella sua capacità di integrare le sue funzioni con le accuratissime mappe satellitari di Google Earth e nella possibilità di impostare dei parametri che mettano in evidenza i cambiamenti avvenuti a livello suolo in una precisa località in un dato range di tempo. Continua a leggere