Mozziconi e cicche diventano rifiuti speciali: perché?

Multe fino ai 500 euro per chi butta per strada o in spiaggia mozziconi di sigarette e gomme da masticare: questo dice il disegno di legge che stanno valutando alla commissione Ambiente della Camera in questi giorni. Le sanzioni previste in caso il testo passi saranno severe: da 100 a 500 euro di multa. E fin qui, l’idea non sembra male, che ne dite? Ma il problema, a mio avviso, arriva dopo. I disegni di legge in questione introducono un’altra novità: mozziconi e cicche si trasformerebbero in “rifiuti speciali“. E qui, la domanda sorge spontanea: cui prodest? Continua a leggere

Addio buste, ma c’è plastica e plastica…

Ormai è fatta: dal 1 gennaio 2011 la produzione di sacchetti per la spesa di plastica non biodegradabile è fuorlilegge. Addio plastica quindi? Affatto. Continueremo ad esserne circondati e ad utilizzarla per tutto il resto, con tutti i suoi vantaggi (innegabili) e svantaggi (altrettanto innegabili). Ma si fa presto a dire plastica. Il fatto è che dietro a questa termine di uso comune si nasconde una famiglia di materiali con caratteristiche (e rischi) molto diversi. Quali sono dunque le diverse plastiche con cui abbiamo a che fare e come possiamo riconoscerle? L’abbiamo chiesto all’Ing. Ballarini: ecco cosa ci ha detto. Continua a leggere

Raccolta lampadine esauste: Milano “vince”

Ecolamp, il Consorzio  per la raccolta e il trattamento delle lampadine a basso consumo esauste, ha rilasciato i dati relativi al periodo gennaio 2009 – febbraio 2010: un totale di quasi 1000 tonnellate di lampadine (precisamente 938.995 kg) raccolte in tutta Italia. Un successo che ci avvicina sempre più agli standard europei, frutto di un profondo impegno nella sensibilizzazione degli italiani verso la tematica ambientale. La raccolta attraverso le isole ecologiche comunali da parte dei privati ha inciso per il 64% sul totale, mentre il 36% delle lampadine sono state fornite dagli operatori professionali. Lombardia e Veneto primeggiano, senza dimenticare le buone prestazioni, in relazione al numero di abitanti, di province come Bolzano e Udine.

Questa raccolta ha permesso il recupero di circa 100 kg di mercurio, una quantità indubbiamente considerevole se pensiamo che l’assunzione di pochi millesimi di microgrammi può causare intossicazioni, nonché gravissimi problemi di tipo neurologico, respiratorio e cardiocircolatorio, e che pochi grammi possono danneggiare l’intera fauna e flora del Lago Maggiore.