Vino in serra: il Canada ci prova

vino_vite_serra520Vino prodotto da viti che crescono al chiuso, tra i vetri di una serra. E’ la sfida dei canadesi, che si confrontano con inverni freddi e una stagione di crescita delle viti per uve da vino troppo breve. Seppur giudicati di buona qualità, la produzione dei vini canadesi soffre di una bassa resa: per aumentarla si sta sperimentando la coltivazione indoor, che permetterebbe un prolungamento artificiale della stagione “calda” in condizioni stabili e controllate, e renderebbe più semplice l’applicazione di metodi di agricoltura biologica. Il vino in serra è opera di Mehdi Sharifi, ricercatore in agricoltura sostenibile e professore alla Scuola per l’Ambiente della Trent University. E i risultati sembrano promettenti. Continua a leggere

Il caro petrolio (e l’accisa) non fa bene alle serre

Il caro petrolio e i suoi effetti sui costi energetici mettono a rischio gli oltre trentamila ettari di coltivazioni specializzate in serra che producono fiori e piante ornamentali ed ortaggi. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare la necessità che venga annullata l’accisa sui carburanti destinati al riscaldamento delle serre.

“Si tratta di evitare – sottolinea la Coldiretti – un insostenibile aumento dei costi in un settore che deve subire un forte pressing competitivo. In assenza di interventi tempestivi il risultato è un ulteriore via libera alle importazioni soprattutto da paesi extracomunitari, favoriti da un clima più caldo, dove spesso si sfrutta la manodopera e si utilizzano pratiche di coltivazione dannose per la salute e l’ambiente bandite dall’Ue. Il prezzo del gasolio destinato all’attività agricola provoca un aggravio complessivo di costi stimabile in 200 milioni di euro su base annua per l’intero settore. La continua crescita dei costi di trasporto e degli altri costi logistici – conclude la Coldiretti – mette a rischio la competitività delle imprese Made in Italy e va affrontata con interventi strutturali in un Paese dove l’86% delle merci viaggia su strada”.