Funerali ad Amatrice, il don fa togliere i fiori delle autorità

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Quattro grandi corone di fiori in rappresentanza dello Stato inviate dal premier Renzi, dal presidente del Senato, dalla sindaca di Roma e dal governatore della Regione Lazio: per loro secondo Don Fabio Gammarota non c’era posto nella tenda-chiesa allestita per la celebrazione dei funerali delle vittime del terremoto di Amatrice. E non è tanto una questione di spazio. Le corone istituzionali giunte dalle autorità per l’occasione sono evidentemente sembrate stonate al giovane parroco. Intervistato dal quotidiano La Repubblica, Don Fabio dichiara: “Ho fatto levare quelle corone, sembravano degli sponsor“. Continua a leggere

Terremoto, un aiuto dagli agricoltori con trattori e ronde antisciacallo

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I giovani agricoltori si mobilitano: secondo quanto riferisce Adnkronos, oltre a prestare aiuto e a soccorso alle aziende in difficoltà dopo il terremoto che ha investito il Centro Italia, hanno iniziato a organizzare ronde serali nelle campagne avvertendo il pericolo che degli ‘sciacalli’ possano aggirarsi in luoghi più difficilmente controllabili dalle forze dell’ordine in quanto abitazioni isolate, stalle, capannoni. Continua a leggere

Tre rose a domicilio per ricostruire l’Emilia

Anche con i fiori si può dare una mano alla ricostruzione dell’Emilia dopo i danni del terremoto: acquistando 3 diverse varietà di rose dal vivaio fiorentino Le Rose di Nicola Cavina, una parte dei nostri soldi sarà devoluta alla regione per aiutare la popolazione.

L’idea mi sembra buona: rendiamo più bello il nostro angolo verde guardando però anche “all’angolo” degli altri. Il bonus? Le tre rose in questione sono particolarmente attraenti: ‘France Libre’ arancio intenso, ‘Ma Normandie’ rosa romantico e ‘Red Intuition’, una sorprendente rosa variegata in rosso damascato. Continua a leggere

Facciamo la spesa con frutta e verdura del terremoto

La campagna che invita ad acquistare formaggio Parmigiano reggiano ormai è nota e diffusa. Ma non sono state solo le gustose forme rotonde ad essere danneggiate dal sisma. C’è l’azienda che ha visto crollare il laboratorio di produzione del miele, l’imprenditore che ha avuto i magazzini di lavorazione della frutta inagibili, il vivaista che ha subito danni agli impianti automatici di irrigazione e che oggi innaffia manualmente per far sopravvivere piante e fiori. Moltissimi danni quindi anche alle aziende agricole dell’Emilia. Ma nei loro campi, frutta, verdura e ortaggi maturano proprio ora, nel periodo estivo.

Dalla Coldiretti l’invito è dunque questo: acquistare prodotti agricoli ed alimentari provenienti dalle zone terremotate. E’ il miglior modo per aiutare concretamente la popolazione facendo ripartire l’economia e l’occupazione dei territori colpiti. Dunque, al momento della spesa, occhio ai cartellini! Continua a leggere