Gli alberi in autunno? Degli inguaribili “maniaci”…

E’ un fenomeno che ormai non ci sorprende più e ogni anno, puntuale, si rinnova: gli alberi, d’autunno, perdono le foglie. E’ qualcosa di evidente eppure spesso non ne conosciamo la ragione. E’ curioso infatti, se ci pensiamo: perché gli alberi si spogliano proprio adesso che arriva il freddo? Noi per esempio ci copriamo. Loro invece si denudano… e senza nessuna vergogna, per di più!

Clamoroso, finalmente dopo una lunga attesa l’abbiamo beccato in castagna: “E’ vero, lo ammetto” dichiara lui impavido: “Mi sono spogliato in mezzo al parco pieno di bambini!” Così ci risponde il platano, piccato. Invece la pudica magnolia lei no, non si spoglia: sarà a causa delle sue radici aristocratiche? Altera ci risponde:”Beh scusate, nelle case per bene queste cose non si fanno!” Invece il melo si denuda, dando scandalo in grande spregio dei benpensanti: ma del resto di lui sono ben noti antichissimi precedenti nello spaccio di frutti proibiti, sempre nei parchi e soprattutto alle belle ragazze…

Tornando seri viene da chiedersi, da dove verrà questo istinto auto-distruttivo che porta i grandi alberi a spogliarsi così? Dopotutto, sarebbe come se noi andassimo in giro in mutande a Natale… Quindi tutte le piante caduche sono un pò maniache. Ma perché? La spiegazione ha a che fare con le strategie di sopravvivenza degli alberi. Ecco in sintesi come funziona.

Quando la temperatura scende e diminuiscono le ore diurne, le piante si preparano ad un lungo periodo di “magra”, dove sarà più difficile attingere al sole e all’acqua. Cala dunque la produzione di clorofilla, che serve alla pianta per nutrirsi con i raggi solari e l’albero entra lentamente a riposo. Nelle foglie, non più alimentate, la clorofilla residua si degrada e vengono alla luce pigmenti che le colorano: antocianine – che danno il colore rosso – carotenoidi – che danno il colore arancio – e flavonoidi – che danno il colore giallo. La caduta delle foglie avviene secondo l’ordine della loro comparsa: prima le più vecchie sui rami più bassi e per ultime le foglie dei rami più alti, quelle più giovani ed esposte maggiormente al sole: quelle infatti ricevono ancora abbastanza luce da nutrire la pianta. Sono dunque le più preziose e saranno le ultime a cadere.

Nulla è comunque lasciato al caso: quando una foglia cade, l’albero rimargina la ferita, mettendo una sottile barriera di cellule nel punto del distacco. In questo modo evita che ci siano porte aperte all’entrata di batteri o parassiti. Cadendo poi ai piedi dell’albero, le foglie proteggono dal gelo terreno e radici e, decomponendosi, danno nutrimento alla pianta. Il meccanismo dunque è stato attentamente studiato per aumentare al massimo le chance di sopravvivenza: pensateci prima di spazzare il giardino! 😀

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